Dopo sette anni di «La vita in diretta» Marco Liorni sembrava destinato a prendere il posto di Frizzi a «L’eredità». Invece per lui nessuna promozione, anzi. Al punto che ci sono state polemiche: «È la prima volta che mi capita… Probabilmente perché stava accadendo qualcosa di incomprensibile… È semplicemente successo che avevamo concordato una strada, poi è saltata e siccome eravamo a fine aprile, quindi molto in là, c’è stato un momentaccio, rapporti tesi. Ma poi, insomma, non si poteva gettare proprio tutto alle ortiche. Adesso metteremo semi al sabato pomeriggio», dice a Oggi, in edicola il 12 luglio.
Il suo programma, «Italia sì», è in una fascia oraria difficilissima: «Lo so, ma se… in quella fascia da sempre la Rai soffre, vorrà dire che, perso per perso, oseremo di più… Una punizione? E perché avrebbero dovuto punirmi, andiamo… No, su altre situazioni hanno fatto altre scelte e c’era disponibile questa fascia. Offriremo al pubblico due ore piacevoli».
E aggiunge, nell’intervista a Oggi: «Sono di indole mite, ma questo non vuol dire che mi faccia mettere i piedi in testa, e comunque preferisco prevenire: di solito mando segnali chiari e se gli altri non si regolano, mi regolo io, per esempio chiudendo il rapporto. Temete l’ira del mite!».
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