Nuovo appuntamento con “Quarto Grado”, venerdì 4 maggio, in prima serata, su Retequattro: Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, fornisce tutti gli aggiornamenti sui principali casi di cronaca.
Torna in primo piano il caso di Yara Gambirasio: tra pochi mesi, infatti, la Cassazione si pronuncerà sulla sorte processuale di Massimo Bossetti, l’uomo accusato del delitto della tredicenne di Brembate (Bergamo).
Adesso però si sono anticipatamente riaccesi i riflettori sulla vicenda per il decesso di una delle figure-chiave: quella di Ester Arzuffi, madre dell’unico imputato, morta a 71 anni dopo una lunga malattia.
La donna è sempre stata certa sia dell’innocenza del figlio, sia del fatto che lui non fosse figlio di Giuseppe Guarinoni. L’evidenza – cruciale – è emersa durante il lavoro degli inquirenti: la più imponente indagine scientifica d’Europa, com’è stata definita, nulla però poteva contro le certezze di una madre.
Durante le esequie, Bossetti è salito sul pulpito per pronunciare, secondo quanto riferito da chi vi ha partecipato, un breve ma sentito e significativo ringraziamento. “Quarto grado” ripercorre la vicenda, proprio a partire dal ruolo della Arzuffi.
Il programma a cura di Siria Magri ritorna, inoltre, a occuparsi dei misteri attorno alla Fonderia Bozzoli di Marcheno (Brescia): lì, nell’ottobre 2015, scomparvero il titolare Mario Bozzoli e l’operaio Giuseppe Ghirardini, quest’ultimo ritrovato senza vita a Ponte di Legno dopo un avvelenamento da cianuro.
Due anni di indagine non sono bastati per stabilire la verità: cosa è davvero successo quel giorno in azienda?