Il programma Patt parte da Autonomia, identità e conoscenza. Alla prima riunione della commissione programmatica autonomista si è puntato sulle idee e sulla necessità di dare risposte tempestive ai bisogni dei trentini.
Si è riunita nei giorni scorsi per la prima volta la commissione incaricata della stesura delle linee programmatiche del Partito Autonomista Trentino Tirolese in vista delle elezioni Provinciali di ottobre 2018.
All’incontro, coordinato dal Vicesegretario delle Stelle Alpine Simone Marchiori, hanno preso parte docenti universitari, amministratori, professionisti ed esperti in vari settori.
Il Partito Autonomista prosegue così con determinazione il suo lavoro di avvicinamento all’appuntamento elettorale del prossimo autunno puntando la propria attenzione sulle linee programmatiche e sulla visione di futuro che gli autonomisti vogliono consegnare quanto prima al proprio elettorato e ai partner di coalizione.
“Come autonomisti – ha commentato Simone Marchiori – vogliamo interpretare questa particolare fase della politica trentina con responsabilità, impegno e passione.
Il Partito, che in questo momento si sta dimostrando sempre più unito nella strada da percorrere, intende così rispondere alle aspettative dei tanti trentini che vogliono una politica incentrata sulle idee.”
Nella prima riunione, oltre ad impostare le modalità di lavoro e il calendario delle riunioni settimanali, si è aperta la discussione sui temi.
Grande importanza è stata data, ovviamente a quello dell’Autonomia, da intendersi non come idea astratta, ma come base su cui impostare ogni ragionamento riferito al Trentino.
“Il Patt – ha concluso Marchiori – in questo momento deve partire dalla sua identità per puntare sulla specificità che distingue in positivo il Trentino dalle altre regioni.
Se parliamo di futuro, non possiamo che immaginare la nostra come una terra autonoma che abbia la conoscenza come sua parola chiave, come strumento cioè per collegare l’identità con l’innovazione territoriale, tecnologica e sociale.
Perseguendo così uno sviluppo socio-economico equo dei suoi abitanti e dove i giovani possano trovare uno sbocco ai propri sogni e aspirazioni.”
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