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LANCIO D'AGENZIA

PAT * TURISMO TRENTINO: IL PERIODO MAGGIO-LUGLIO SEGNA +1,8% SIA PER LE PRESENZE CHE PER GLI ARRIVI

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12.50 - venerdì 10 agosto 2018

Manca poco a Ferragosto e si profila il tutto esaurito nelle località turistiche del Trentino. Nonostante alcune inflessioni, il periodo maggio-luglio segna +1,8 sia per le presenze che per gli arrivi.

Conto alla rovescia per il ponte lungo di Ferragosto e già si prospetta il tutto esaurito nelle località turistiche trentine. La conferma arriva da Trentino Marketing, in contatto con le Apt di zona, mentre Ispat certifica un dato positivo per il periodo maggio-luglio: + 1,8%. “È un dato questo che risponde in modo favorevole alle attese degli operatori” ha detto l’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola, “dopo un mese di giugno non fortunatissimo e il mese di luglio sostanzialmente stazionario rispetto a quello dell’anno precedente.

Va detto comunque che il 2017 è stato un anno record nella storia del turismo trentino e che, se confrontati con lo stesso periodo degli anni precedenti, i mesi finora monitorati mostrano una crescita significativa”.

I dati confermano che molte zone hanno mantenuto valori con il segno più e che anche il mese di maggio ha dato i risultati sperati, complice una specifica campagna promozionale relativa al “prodotto” primavera, come ha spiegato l’assessore.

Alcune condizioni altalenanti, dovute prevalentemente alla situazione meteorologica e alla riapertura di qualche mercato alternativo, non hanno inciso sull’interessantissima ripresa delle ultime settimane.

Il dato assai positivo di Ferragosto e quello medio del periodo possono considerarsi un ottimo risultato, a fronte di alcune inflessioni che potevano inizialmente intimorire. Si registrano, infatti, nell’arco degli ultimi 3 mesi oltre 5 milioni e 100mila presenze per la componente alberghiera ed extralberghiera, con il mese di luglio che arriva quasi a 3 milioni e 100mila.

Trascorso il tempo necessario per l’elaborazione e la certificazione dei dati, è arrivato anche il report del movimento turistico della stagione invernale 2017/2018, che si è chiusa con numeri chiaramente positivi. Il nuovo report predisposto dall’Istituto di statistica della provincia di Trento pubblicato oggi presenta i dati da dicembre 2017 ad aprile 2018, rilevando una buona crescita, con un incremento del 7,6% negli arrivi e nelle presenze rispetto all’inverno precedente.

Tra i dati significativi che riguardano la stagione invernale si segnalano quelli dei pernottamenti, che superano i 7 milioni e duecentomila, di cui il 57,6% è rappresentato dai turisti italiani. Le presenze dei turisti che provengono dal nostro Paese crescono in modo sostenuto (+9,5%) e le principali regioni di provenienza si confermano essere Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Toscana. In crescita anche le presenze straniere, che si incrementano rispetto alla stagione precedente del 5% circa.

 

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Si confermano ai primi posti i turisti polacchi, tedeschi, cechi, belgi e inglesi.
La performance dei singoli territori è generalmente positiva, con crescite evidenti nelle aree a vocazione sciistica. Il numero di alberghi aperti è stato pari a 1.452 per un totale di 90.367 posti letto disponibili.

Il tasso di occupazione dei posti letto è migliore negli alberghi a 4 stelle e la permanenza media più elevata si rileva negli alberghi a 3 stelle superior con 4,3 giorni. La categoria 3 stelle assorbe il 48% del totale delle presenze stagionali (oltre 722mila arrivi). Le presenze alberghiere rappresentano la fetta principale del totale dei pernottamenti rilevati nel complesso delle strutture ricettive: oltre 5milioni e 920mila le presenze (82,2%).

Anche per il settore extralberghiero, che rappresenta il 17,8% delle presenze invernali complessive, si evidenzia una generale crescita (+8,7%, con oltre 1 milione e 280mila presenze).

Il numero di strutture aperte è pari a 1.569, per un totale di 64.363 posti letto. Le presenze in affittacamere, case appartamenti vacanze e Bed&Breakfast rappresentano il 57,7% del totale del movimento dell’extralberghiero, che comprende anche campeggi, strutture alpinistiche, agritur, esercizi rurali, affittacamere, ostelli, case per ferie, foresterie, istituti religiosi, colonie e campeggi mobili. Sono esclusi da questo settore gli alloggi privati e le seconde case.

La crescita contraddistingue in generale tutti i mesi della stagione, ad esclusione del mese di aprile, i cui risultati sono chiaramente influenzati dalla data in cui è caduta la Pasqua che, ricordiamo, quest’anno è stata il 1° aprile. Il mese dove si osserva la crescita più elevata è dicembre (+18,4%), mentre febbraio si conferma il mese con il maggior numero di pernottamenti: oltre un milione e ottocentomila.

Considerando anche la stima del movimento in alloggi privati e seconde case, il bilancio della stagione appare molto positivo, con un +5,9% negli arrivi e un +5,7% nelle presenze.

Il report diffuso oggi offre un’analisi di dettaglio con i dati definitivi della stagione turistica invernale 2017/2018 ed è pubblicato sul sito internet provinciale nelle pagine di competenza dell’Ispat a questo link:

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