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PAT* IL TRENTINO NELLA RETE NAZIONALE DELLA PROTEZIONE E DELL’INCLUSIONE SOCIALE

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07.00 - venerdì 24 novembre 2017

Siede nell’organismo presieduto dal Ministro del Lavoro il vicepresidente Alessandro Olivi. Il Trentino nella Rete nazionale della Protezione e dell’Inclusione Sociale.

Si è insediata oggi a Napoli la Rete della Protezione e dell’Inclusione Sociale, organismo presieduto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e di cui fanno parte anche i rappresentanti delle giunte regionali e delle province autonome, su indicazione dei loro presidenti.

Il Trentino è rappresentato dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, che ha partecipato alla cerimonia convocata dal ministro Giuliano Poletti in concomitanza con il ventennale della legge 285/97, che per la prima volta ha chiesto allo Stato, alle Regioni, agli Enti Locali e alla società civile di programmare assieme gli interventi a promozione e protezione dei cittadini in condizione di maggiore fragilità.

“Come Trentino siamo favorevoli a che lo Stato costruisca su questi temi una Rete nazionale – ha sottolineato Olivi nel suo intervento – . E’ importante però che i territori, in particolare quelli che da tempo si impegnano di più, possano continuare a muoversi anche in autonomia.

Non si tratta quindi di ‘schiacciare’ le diverse esperienze su un’omologazione che non gioverebbe a nessuno, ma di costruire una base comune, certamente utile, sulla quale le diverse realtà territoriali possano poi sviluppare i propri percorsi.

Proprio come fa il Trentino, che porta in dote una lunga esperienza nel campo del welfare e della promozione sociale, scandita da interventi spesso pionieristici, culminati nell’adozione dell’Assegno Unico Provinciale, che entrerà in vigore il 1° gennaio del 2018. E l’Assegno unico, lo ricordiamo, non è incompatibile con il Rei nazionale”.

La Rete della Protezione e dell’Inclusione Sociale è prevista dal decreto legislativo 147/2017. Si configura come un’infrastruttura stabile per il confronto, politico fra i vari livelli di Governo in materia di programmazione sociale e con finalità di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali nazionale.

 

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La Rete è presieduta dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e ne fanno parte, oltre ad un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, del Ministero della salute, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri:

a) un componente per ciascuna delle giunte regionali e delle province autonome, designato dal Presidente;

b) venti componenti designati dall’Associazione nazionale dei comuni d’Italia – Anci, in rappresentanza dei comuni e degli ambiti territoriali. Fra i venti componenti, cinque sono individuati in rappresentanza dei comuni capoluogo delle citta’ metropolitane e cinque in rappresentanza di comuni il cui territorio sia coincidente con quello del relativo ambito territoriale.

Alle riunioni della Rete, insediatasi oggi, partecipa, in qualità di invitato permanente, un rappresentante dell’Inps e possono essere invitati altri membri del Governo, nonché rappresentanti di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici.

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