Da decenni il tema della sicurezza sulla S.S. 47 della Valsugana è in cima alle agende della politica trentina e delle amministrazioni locali. Le statistiche Istat/Aci indicano questa importante arteria di ingresso e transito in Trentino da Est, al sesto posto in Italia nella classifica delle strade più pericolose.
La S.S. 47 fa registrare un valore di 68,97 morti ogni mille incidenti e un indice di gravità pari a 48,78 decessi ogni mille infortunati. Tra gli interventi ipotizzati con maggiore urgenza, la messa in sicurezza della retta di Ospedaletto e del tratto che costeggia il Lago di Caldonazzo.
I dati economici in ripresa e i sempre maggiori flussi di traffico pesante impongono interventi tempestivi, anche in considerazione della vivacità produttiva della zona e della sua vocazione turistica, con i laghi di Levico e Caldonazzo.
Alla luce di quanto premesso, si chiede a che punto siano i progetti di messa in sicurezza della S.S. Valsugana, quale mobilità alternativa sia progettata, quali i tempi per l’elettrificazione e il raddoppio di alcuni tratti della ferrovia della Valsugana e in che fase siano le valutazioni sul possibile alleggerimento dei problemi di traffico in Valsugana attraverso la realizzazione di una strada tra la Piana di Caldonazzo e la Valdastico attraverso la Valle del Centa.
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cons. Gianpiero Passamani