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OLIVI (PD) * “EX SIRIC“: « NON VORREI CHE PER MANCANZA DI LUNGIMIRANZA DA PARTE DELLA PAT CI RITROVASSIMO POI CON L’ENNESIMO CENTRO COMMERCIALE” »

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17.19 - venerdì 7 giugno 2019

Il consigliere del Partito Democratico Alessando Olivi ha depositato una interrogazione per conoscere la posizione della Giunta sul futuro del compendio “ex SIRIC”. L’area, che si estende per una superficie di circa 20 mila metri quadrati nel cuore della zona industriale di Rovereto, è stata al centro di una lunga e complicata operazione di bonifica, della quale si sono fatti carico in primis la Provincia di Trento e in misura minore il Comune di Rovereto.

Dopo tre lustri e oltre 3 milioni e mezzo di euro spesi, l’area potrà ora finalmente essere messa all’asta dal curatore fallimentare della ditta che vi era insediata. “L’essersi fatti carico dei costi di bonifica – spiega il consigliere Olivi – garantisce ora agli enti pubblici coinvolti una posizione privilegiata, perché che i proventi dell’asta saranno immediatamente girati a Provincia e Comune di Rovereto, per soddisfarli dei soldi anticipati.

Io credo che questa vantaggio vada sfruttato”. Nello specifico, il Vicepresidente del consiglio chiede alla Giunta se non ritenga utile promuovere un’intesa tra Trentino Sviluppo e il Comune di Rovereto per una diretta partecipazione del soggetto pubblico all’asta: “Quell’area ha un grande interesse strategico, perché e limitrofa a quella occupata oggi da altre aziende manifatturiere. Credo pertanto che la Provincia non debba rinunciare ad orientarne l’utilizzo, spingendo per la prosecuzione di una vocazione ad attività a più alto valore aggiunto dal punto di vista dell’innovazione, che irrobustiscono la filiera e producono lavoro qualificato”.

L’appetibilità di quell’area e la scivolosa disciplina urbanistica vigente nel Comune di Rovereto – che ne consentirebbe una destinazione mista industriale e commerciale – richiedono tuttavia grande attenzione. All’interno di questa destinazione possono infatti insediarsi alternativamente attività produttive o anche solo commerciali. Una doppia previsione che rischia di mettere in competizione la vocazione naturale del sito con gli appetiti della grande distribuzione: “Non vorrei che, per mancanza d’intraprendenza e di lungimiranza da parte della Provincia, ci ritrovassimo poi con l’ennesimo centro commerciale”, conclude Olivi.

 

 

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CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino

Ill.mo Signor
Walter Kaswalder
Presidente del Consiglio provinciale
SEDE

Trento, 7 giugno 2019

Interrogazione n.

C’è una via per evitare l’ennesimo centro commerciale nella zona industriale di Rovereto

Dopo essersi fatti carico di una bonifica costata oltre 3,5 milioni di euro, la Provincia e il Comune di Rovereto hanno ora la possibilità di indirizzare l’utilizzo futuro del compendio “ex Siric”. Un’occasione da non perdere.
Oltre alla promozione di tavoli, forum e ad alluvioni di parole si vuole davvero evitare lo snaturamento del distretto industriale di Rovereto, il proliferare di centri commerciali che si incuneano fra una fabbrica e l’altra e rilanciare invece, sia pure in chiave innovativa, il comparto produttivo più forte del Trentino? Certo non basta una sola azione ma le istituzioni possono insieme incidere per dare un segnale concreto alla direzione che si vuole imprimere al modello di sviluppo.

LA STORIA
Il compendio “ex SIRIC” è un’area di circa 20 mila metri quadrati che si affaccia su via del Garda, nel cuore della zona industriale di Rovereto, un tempo sede dell’omonima ditta che produceva resine e altri prodotti chimici. Già verso la metà degli anni ’80 emersero una serie di problematiche ambientali connesse alle attività dello stabilimento e alle sostanze utilizzate.
A seguito di un’ordinanza del Sindaco del Comune di Rovereto, che nel 1992 aveva intimato alla ditta di rimuovere e trasportare i rifiuti in una discarica autorizzata, nel 2000 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto, con il supporto tecnico dell’APPA e di altre strutture provinciali, diede corso ad un’intensa attività d’indagine finalizzata all’accertamento di tutte le criticità. L’intervento di bonifica che si rese di conseguenza necessario per risolvere le situazioni di pericolo e inquinanti, è stato eseguito in collaborazione dalla Provincia e dal Comune di Rovereto, sulla base di un Progetto di recupero ambientale ed urbanistico risalente all’anno 2001 e ha comportato un costo complessivo per la finanza pubblica di circa 3,5 milioni di euro.
L’azienda SIRIC nel maggio 2008 è stata nel frattempo dichiarata fallita.

L’ATTUALITA’
Con la delibera n. 268 dell’1 marzo scorso la Giunta provinciale ha approvato l’atto che consentirà di concludere definitivamente il progetto di bonifica (costo di circa 100 mila euro) giungendo al risanamento definitivo l’area. Giunti finalmente alla conclusione dell’iter di bonifica del compendio, appare ora possibile programmare il futuro utilizzo di quel lotto. Nello specifico esistono ora tutte le condizioni per poter bandire l’asta per la vendita dell’intera area.
Quest’ultima potrebbe celebrarsi entro la fine dell’anno proprio anche tenuto conto che alla curatela risulta essere pervenuta una concreta manifestazione di interesse da parte di un operatore privato.
Il sito in questione, come detto, è situato in quello che è il baricentro del distretto produttivo e industriale della città di Rovereto. Un’area di grande interesse strategico e limitrofa a quella occupata oggi da altre aziende manifatturiere che, anche grazie al supporto della Provincia, hanno in questi anni investito in nuove attività e sviluppato nuova occupazione. Aziende che, com’era presumibile, hanno già manifestato il loro potenziale interesse ad ampliare in quegli spazi le proprie attività.

L’OPPORTUNITA’
Il rilancio di una destinazione manifatturiera di quest’area deve fare i conti con gli effetti di una disciplina urbanistica vigente nel Comune di Rovereto non priva di scivolosità. E’ infatti noto, come hanno dimostrato recenti iniziative, come lungo l’intera via del Garda il P.R.G. preveda una destinazione mista industriale e commerciale. All’interno di detta destinazione possono quindi alternativamente insediarsi attività produttive o anche solo commerciali. Una doppia previsione che rischia di mettere in competizione la vocazione naturale del sito con gli appetiti della grande distribuzione. Nonostante infatti il legittimo interesse di quest’ultima a conquistare altri spazi per l’insediamento dell’ennesimo centro commerciale, sembrerebbe invece assai più strategico e prioritario orientare ed incentivare un utilizzo di quell’area per attività a più alto valore aggiunto dal punto di vista dell’innovazione, dell’irrobustimento della filiera e della produzione di lavoro qualificato.

LO STRUMENTO
Come ricordato, la bonifica ha comportato un esborso pubblico che supererà i 3,5 milioni di euro. Le suddette risorse sono destinate in gran parte a rientrare nelle casse degli enti che hanno realizzato i lavori di bonifica. L’importo infatti potrà essere recuperato attraverso la procedura esecutiva prevista dagli artt. 2 e 3 del R.D. 639/1910, e dunque in attuazione dell’azione sostitutiva prevista dalla legge, a seguito della vendita all’asta del compendio.
In concreto significa che gli enti pubblici sono creditori privilegiati e quindi destinati per primi a soddisfare il loro credito attraverso il corrispettivo ottenuto dalla vendita dei beni.

Tutto ciò premesso, interrogo il presidente della Provincia e l’assessore competente per chiedere:

1. se, nel rispetto delle regole che disciplinano la procedura di vendita del compendio immobiliare, non ritenga utile promuovere una preventiva intesa tra Trentino Sviluppo e il Comune di Rovereto per una diretta partecipazione del soggetto pubblico all’asta al fine di poter incidere in modo concreto sulla futura destinazione dell’area valorizzando la collaborazione con operatori economici interessati a sviluppare un’attività generatrice di maggiori ricadute sia economiche che sociali

A norma di regolamento, si richiede risposta scritta.

consigliere Alessandro Olivi

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