Nessun legame con l’attentato di Passo Rolle. Oggi 5 dicembre su Repubblica, in seguito a un attentato alle funi di una seggiovia a Passo Rolle, è stato pubblicato un servizio che riporta pesanti illazioni, prive di riscontri, contro l’ambientalismo delle montagne. Già il titolo è eloquente: “Seggiovie sabotate sulle Dolomiti l’ombra del terrorismo ecologista”.
Da quanto si legge l’ispiratrice del percorso che elaborato le personali congetture è la Presidente degli impiantisti nazionali (Anef) Valeria Ghezzi che, invece di porre l’attenzione sulle ventennali lotte tra gli operatori turistici del Primiero che hanno impedito un rilancio e una riqualificazione della zona (vedasi l’ostilità contro le proposte di una società sportiva nel rilancio del passo Rolle) si permette dichiarazioni che offendono una cultura diffusa e forte nelle Dolomiti, quella ambientalista.
Scrive la Ghezzi “-La montagna italiana vive grazie al turismo invernale, investimenti enormi e decine di migliaia di posti di lavoro non possono essere messi a repentaglio da menti malate e criminali, magari ispirate da chi nel nome dell’ambiente continua ad alzare la tensione contro gli imprenditori che in realtà salvano la vita in quota.-”
Ricordiamo alla Presidente dell’Anef e alla redazione di Repubblica che da sempre l’ambientalismo delle terre alte rappresentato da Mountain Wilderness fonda il suo agire politico e culturale sulla base della nonviolenza di Alexander Langer. Non esiste quindi alcun legame tra Mountain Wilderness e tutto l’ambientalismo italiano con quanto accaduto a Passo Rolle.
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Il Consiglio Direttivo di Mountain Wilderness Italia