Quello che si è consumato mercoledì in aula consiliare a Trento è l’ennesimo episodio che manifesta la difficoltà del Sindaco a gestire la Giunta.
Sembra trattare i suoi assessori come alunni a cui ordinare quello che devono fare.
Definirli “politicamente idioti” non può che portare alla richiesta delle loro dimissioni.
Altrimenti come si spiega il voler proseguire il mandato tenendosi al fianco persone che non stima politicamente quando è proprio quella la funzione che sono chiamati ad assolvere.
Ha perso il senso della realtà cosi come parte della giunta e la maggioranza, non più tale, del Pd.
Non credo che la votazione sia significativa di uno strappo.
Il Patt ed il gruppo misto hanno più volte chiesto al Sindaco di svoltare sulla questione sicurezza ma ciò non è bastato per fargli capire che non sono gli alleati che devono andare a parlare dei problemi ma colui che è al timone della città.
Lui deve prendersi cura dei suoi “scolari”, li definisco cosi visto come li tratta, spetta lui cercare il confronto e non lo scontro.
Siamo davanti a due anni bui se cosi saranno gestiti.
Certo alcuni hanno detto che a Trento non vi è alcuna emergenza tale da ipotizzare l’intervento dell’esercito.
Gli attentati alle ferrovie, l’occupazione di una facoltà universitaria, attentati incendiari alla polizia locale, ritrovamenti di proiettili e bombe molotov sembrano non essere segni preoccupanti di un escalation che si dovrebbe fermare sul nascere.
Il Sindaco si smarca affermando che non è sua competenza. Non è sua competenza chiedere aiuto agli enti superiori?
Non è sua competenza prendere atto delle emergenze? E’ sua competenza minimizzare e cercare di evitare di affrontare i problemi dei nostri cittadini?
A voi le debite conclusioni.
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Andrea Maschio
Consigliere M5S Comune Trento