Esprimiamo apprezzamento per la richiesta espressa dal Giudice per le Indagini preliminari, Marco La Gang, di indagare in modo più approfondito l’operato dell’ex presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, e del responsabile del Servizio Foreste e Fauna, Maurizio Zanin.
Saranno ascoltate tutte le persone coinvolte e auspichiamo che si faccia finalmente luce sulla vicenda, per troppi versi oscura. Pare si tratti di decisioni prese nel mese di novembre che daranno avvio a ulteriori 4 mesi per approfondire le ricerche e valutare le nuove investigazioni sul caso.
Purtroppo Daniza e KJ2, le due mamme orse uccise, non potranno mai raccontare la loro versione su come si sono svolti realmente i fatti: è troppo facile addossare responsabilità a chi non ha voce per esprimersi.
Nessuno potrà mai restituire ai nostri monti le due mamme orse uccise e tutti quegli altri orsi lasciati bracconare e agonizzare impunemente. Il capitale naturale è stato gravemente compromesso e i colpevoli dovranno risponderne. Ci auguriamo che i responsabili trovino la giusta condanna che il codice predispone. La legge farà il suo corso seguendo le procedure per arrivare ad una verità processuale.
Gli animali come lupi e orsi rivestono un ruolo inestimabile e insostituibile ed ogni singolo esemplare è degno di rispetto e considerazione in sé come individuo e per la funzione che riveste nella tutela della biodiversità.
La Pat, seguendo i nostri suggerimenti ispirati da indiscusse autorità del mondo scientifico, avrebbe dovuto, semplicemente, informare correttamente residenti e turisti, e non ricorrere a uccisioni ingiustificabili per evidenti, quanto inefficaci, scopi elettorali.
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Gaia, Animali & Ambiente
Lac, Lega Abolizione Caccia
Opia, Organizzazione Internazionale Protezione Animali
Salviamo gli orsi della luca, Associazione Animalista