È di indiscusso interesse pubblico l’azione di marketing della Regione Veneto che al Bit di Milano ha presentato il brand “Dolomiti” affiancato al nome della città di Venezia.
Lo scrivente è stato tra i primi a sollevare diversi dubbi rispetto a questa azione, depositando immediatamente un’interrogazione a risposta scritta (la n. 231/XVI) per sapere quali azioni l’attuale giunta avrebbe messo in campo per tutelare un marchio, un simbolo, quello delle “Dolomiti” che non può e non deve essere privilegio o esclusiva di alcuno.
Oggi, con piacere, ho constatato che la stessa azione è stata ripresa dal collega d’opposizione ed ex assessore Luca Zeni (n.238/XVI)
Azione apprezzabile nel metodo ma non nel merito, poiché in essa non traspare l’esclusivo interesse alla tutela e all’integrità delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità ma anzi quello di tacciare politicamente l’attuale governo di essere piegato alle scelte del “lombardo-veneto”.
Politica è politica e quindi confronto e scontro sono all’ordine del giorno, ma trovo francamente deludente vedere dei massicci rocciosi millenari utilizzati per “beghe di partito o di parte politica”, oltretutto quando tali azioni, tali interrogazioni, vengono scritte frettolosamente e senza la giusta conoscenza, senza la corretta preparazione.
Mi spiego: nel documento presentato dal collega Zeni si legge indignazione rispetto a questo fatto, si leggono accuse alla Regione Veneto di “correre da sola” e al Governo di questa Provincia di essere inefficace riguardo a tali azioni, poi però, nello specifico, delle Dolomiti Unesco lo stesso sottolinea senza remora come gli altri territori interessati non siano stati informati parlando addirittura di un 54% di patrimonio dolomitico sul territorio amministrativo della Regione Trentino Alto Adige-Südtirol ed il restante 46% nell’area veneta (ed era pure assessore?!?!?) ignorando che oltre alle due Province autonome di Trento e Bolzano, assieme alla Provincia di Belluno, diverse sono le cime dolomitiche tutelate dall’Unesco anche nella Regione Friuli Venezia Giulia; ecco quindi la politica di centro sinistra, dell’opposizione, che non studia e non si informa ma preferisce in maniera pregiudiziale attaccare senza sapere, giudicare senza conoscere.
Le Dolomiti, da dolomitico, non sono e non devono essere oggetto di dibattito o di scontro politico, sono Patrimonio dell’Umanità, non si utilizzino per qualche scaramuccia partitica, di colore o di parte, le Dolomiti sono qualcosa di più, le Dolomiti sono tutt’altro.
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Consigliere Luca Guglielmi