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GRUPPO CONSIGLIARE PD – PAT * TRE INTERROGAZIONI: BORGONOVO RE (VALLARSA), MAESTRI (BIBLIOTECHE), PLOTEGHER (RICHIEDENTI PROTEZIONE)

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17.39 - martedì 10 aprile 2018

Interrogazioni a risposta immediata delle consigliere Donata Borgonovo Re, Lucia Maestri, Violetta Plotegher trattati nella seduta odierna del Consiglio provinciale.

Interrogazione n. 5807/XV,
«Salvaguardia dei servizi nel comune di Vallarsa»,

BORGONOVO RE (Partito Democratico del Trentino): Lo scorso 7 marzo il Consiglio comunale di Vallarsa ha approvato all’unanimità una mozione sulla salvaguardia delle attività e dei servizi in montagna.

La chiusura dei due negozi multiservizi, di Camposilvano e di Obra, è stata l’occasione per interrogarsi sugli svantaggi di chi vive territori di montagna, e di una montagna marginale, e per elaborare alcune specifiche proposte di intervento. Nella delibera vengono infatti elencate alcune azioni “ritenute fondamentali per la sopravvivenza dei territori di montagna” che toccano le politiche tariffarie, il potenziamento di alcuni servizi (connessione internet, trasporto pubblico, domiciliarietà socio-sanitaria), le politiche abitative e le forme di incentivazione per ridurre gli svantaggi dei residente. Alla Provincia si chiede inoltre di impegnarsi a livello nazionale per ottenere diverse regole fiscali, nuove forme di sostegno all’occupazione ed agevolazioni sulle spese di personale.

Considerato che la Giunta provinciale non ha finora ritenuto, incomprensibilmente, di inserire la Vallarsa e le valli del Leno nella Strategia nazionale delle aree interne, si chiede di conoscere quali interventi e quali azioni puntuali si intendono avviare per corrispondere alle istanze del Comune di Vallarsa. Assicurando alla comunità che ancora si ostina a dare vita a quel territorio di grande bellezza ma di apparente minor visibilità, una prospettiva sostenibile di sviluppo e di futuro.

Interrogazione n. 5808/XV:
«Attuazione dell’ordine del giorno n. 368/XV sulla gestione associata dei servizi amministrativi a favore delle biblioteche»,

MAESTRI (Partito Democratico del Trentino): «Il 4 ottobre dello scorso anno il Consiglio ha approvato l’ordine del giorno n. 368/XV che impegnava la Giunta a verificare, in collaborazione con il Consorzio dei comuni, il Consiglio delle autonomie, l’Associazione italiana biblioteche e il Coordinamento dei bibliotecari, la possibilità di dare vita ad uno specifico strumento giuridico coordinato per la gestione associata di servizi amministrativi a favore delle biblioteche aderenti. L’ordine del giorno impegnava anche la Giunta a riferire alla Quinta commissione permanente del Consiglio, entro il primo aprile 2018, circa le ipotesi operative relative all’attuazione del primo impegno.

Seppure da pochi giorni è scaduto il termine per informare la Quinta commissione consiliare senza che la Giunta abbia comunicato alcunché, né in merito alla gestione associata, né in merito ad eventuali ritardi nella realizzazione.

Chiedo al Presidente della Giunta e all’assessore competente: cosa è stato fatto concretamente per attuare il primo punto dell’ordine del giorno citato; per quale motivo non è stata rispettata la scadenza temporale del primo aprile 2018 prevista dal secondo punto dell’ordine del giorno e quando la Giunta riferirà esaustivamente in Quinta commissione sull’ipotesi di gestione associata dei servizi amministrativi delle biblioteche pubbliche».

Interrogazione n. 5821/XV:
«Progetti di accoglienza in famiglia di richiedenti protezione internazionale sul territorio trentino»

PLOTEGHER (Partito Democratico del Trentino): «Risultano sempre diffusi sul territorio nazionale, sia nell’ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ma non solo, progetti di accoglienza in famiglia rivolti ai richiedenti protezione internazionale. Si tratta di progetti valutati molto positivamente, che presuppongono che un nucleo familiare, comunque sia composto, possa mettere a disposizione il proprio spazio domestico, e le proprie relazioni ovviamente, per accogliere un rifugiato.

Non si tratta solo di un tetto e di altri beni materiali; ciò che viene condivisa è soprattutto una rete di supporto e di relazioni per proseguire in maniera più efficace possibile il percorso verso l’integrazione. Naturalmente le famiglie che si rendono disponibili all’accoglienza e per le quali è previsto un rimborso spesa sono selezionate e formate in stretta collaborazione con i servizi sociali del territorio, che accompagnano e sostengono il progetto. Le persone accolte sono altrettanto coinvolte e di loro viene valutata la storia, il percorso migratorio, gli specifici bisogni.

Si interroga la Giunta provinciale per conoscere se sono stati attivati dei progetti di accoglienza in famiglia di richiedenti protezione internazionale sul territorio trentino sia per adulti che per minori e, in caso affermativo, di darne descrizione puntuale».

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