Criminalità: le nostre “armi” di prevenzione. Prevedibili. Scontati. Strumentali. Stonati. Lo erano ieri. Lo sono oggi. Lo saranno per tutta la campagna elettorale. Urlano e urleranno “È colpa dei buonisti”.
La destra, il leghismo e il cerchiobottismo pentastellato hanno sempre le idee chiare e semplicistiche. Ogni fatto di cronaca nera per loro ha lo stesso colpevole, lo stesso “mandante”: il centrosinistra. Nel loro vaniloquio il centrosinistra o tace o acconsente.
Invece no. Futura 2018 non tace.
L’aggressione di via Torre Vanga, l’aggressione all’ottantatreenne Emilio Carloni è un episodio gravissimo. Futura 2018 chiede che le indagini siano rapide ed efficaci: il fatto di violenza è inquietante, anche se la vittima avesse pagato, come pare, la fiducia data a due ragazze probabilmente complici degli aggressori.
Non siamo e non saremo mai indulgenti per chi usa violenza e pratica sopraffazione. I crimini non hanno etnia, non hanno colore. La violenza va prevenuta. Va colpita. E basta.
Alla destra nazional-leghista lanciamo una sfida.
Se davvero tenete alla serenità del Trentino -nelle città come nei piccoli centri di periferia- smettetela di urlare e provate a ragionare. Anche con noi. Credete davvero che la soluzione sia militarizzare? Credete davvero che chi commette reati abbia paura dei proclami, di una telecamera o di una pattuglia in più?
Noi crediamo -come voi- che servano telecamere, pattuglie e scambi di informazioni continue tra forze dell’ordine e comunità. Ma non percorriamo una sola strada.
Noi crediamo che i luoghi -ogni luogo delle città e delle periferie trentine- vadano resi belli, socialmente vivi e partecipativi per diventare sicuri. Conoscenza, prossimità, vicinanza e solidarietà tra chi abita un quartiere o un condominio: anche questa è deterrenza.
Luce, animazione, iniziativa, socialità, rapporti: sono “armi” che ognuno può tenere in casa e soprattutto fuori casa. Sono “armi” che possono essere usate facendo diventare ogni angolo un angolo di Trentino bello e facile da “vivere”.
Sono “armi” di protezione, di legittima difesa dalle solitudini che sono terreno fertile per la paura. Una paura che non fa paura a chi commette reati.
Nelle paure il crimine sguazza. È mobile, si adatta. Se ne infischia dei recinti. Proteggersi oggi è conoscere. Distinguere tra chi rispetta e chi viola le regole.
Vale per gli italiani e per i trentini. Vale per gli stranieri. E gli stranieri che commettono reati, così come gli italiani e i trentini, lo fanno “contro” gli stranieri che lavorano, contro gli italiani e i trentini che contribuiscono al benessere collettivo.
Noi – Futura 2018 – siamo pronti a discutere e confrontarci. Con tutti. Senza nostalgie ideologiche, senza ricette facili. Con la convinzione che non ci sono diritti senza doveri.
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Futura2018
Lo Staff politico