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DETOMAS * ORTI DIDATTICI IN TRENTINO: “DIFFONDERE NEL CONTESTO SCOLASTICO LA CULTURA DEL VERDE E DELL’AGRICOLTURA E SENSIBILIZZARE LE FAMIGLIE E GLI STUDENTI”

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16.09 - martedì 16 gennaio 2018

Nella seduta di ieri il Consiglio provinciale ha proseguito l’esame (iniziato a novembre 2017) del disegno di legge 152/XV che prevede la promozione della realizzazione degli orti didattici in Trentino.

Il fine di tale iniziativa è quello di diffondere nel contesto scolastico la cultura del verde e dell’agricoltura, sensibilizzare le famiglie e gli studenti sull’importanza della sostenibilità alimentare, dell’alimentazione sana ed equilibrata, della promozione della biodiversità e del rispetto dell’ambiente.

Una proposta che vuole incentivare le scuole a sostenere progetti in cui la gestione dell’orto diventa occasione per conoscere non solo le tecniche agricole bensì l’importanza della salvaguardia dell’ambiente, dell’utilizzo consapevole delle risorse alimentari, la gestione attenta dei rifiuti e la limitazione dell’uso dell’acqua.

Al riguardo il consigliere Detomas ha presentato due ordini del giorno.

Il primo o.d.g. (28 voti favorevoli, 1 astenuto, 1 contrario) ha impegnato la giunta a considerare la possibilità che i progetti degli orti didattici includano programmi o percorsi formativi inerenti lo studio delle tradizioni storiche locali correlate all’agricoltura del passato ponendo in evidenza la comparazione tra la filiera agroalimentare di un tempo e quella di oggi, anche con il coinvolgimento degli istituti culturali, dei musei ed esperti in materia.

Secondo Detomas tali enti potrebbero essere coinvolti nell’esperienza dell’orto didattico come riferimento alle passate tecniche agrarie ed allo spirito con cui ci si accostava all’agricoltura, arricchendo l’esperienza didattica di conoscenze storiche delle attività che saranno oggetto di coinvolgimento degli alunni con le attività di gestione dell’orto didattico.

Non solo, si è inteso impegnare la giunta a prevedere la coltivazione di varietà orticole e frutticole di antica tradizione.

Con il secondo o.d.g. (tutti favorevoli tranne 2 astenuti) Detomas ha presentato l’esperienza del progetto “Orto in condotta” di Slow Food come buona pratica di orto didattico non solo in Italia ma anche (e soprattutto) in Europa e nel mondo.

“L’approccio multidisciplinare del progetto di Slow Food rende l’orto didattico un vero e proprio strumento di insegnamento pedagogico di valori, quali la comunità, i cambiamenti, lo sviluppo della curiosità e del senso critico, il rispetto della natura e dei suoi ritmi, il tempo, la lentezza, la cooperazione, ecc..

Un programma interessante –continua Detomas- che può essere ritenuto un buon esempio di percorso esperienziale per la gestione degli orti didattici

.” Essendo considerata una esperienza importante e una buona pratica, si è inteso impegnare la giunta a considerare anche l’esperienza del progetto “Orto in condotta” ed il manuale delle buone pratiche di Slow Food come riferimento al fine di erogare le misure di sostegno, ovvero di facilitare l’adesione degli istituti scolastici al progetto stesso, in quanto esperienza sperimentata ed efficace, che persegue gli obiettivi medesimi ed ha le medesime finalità del disegno di legge.

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