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COORDINAMENTO PROVINCIALE FORUM PARITÀ – CONZATTI * “IN ITALIA SONO 7 MILIONI LE DONNE CHE HANNO SUBÌTO VIOLENZA FISICA O SESSUALE, IL 31,5% DELLE DONNE TRA I 16 E I 70 ANNI” (FOTO)

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21.03 - giovedì 21 dicembre 2017

Sono felice di aver trovato ampia disponibilità a riflettere di un problema, quello della violenza, che riguarda la nostra società in una settimana in cui più spesso siamo tutti distratti dai pensieri natalizi e qualcuno anche dalla sacralità di un momento importante.

Ho desiderato – con il Forum parità – che questa riflessione non si inserisse nella canonica settimana di fine novembre dedicata alla violenza sulle donne, proprio per creare in noi la consapevolezza che tutti i giorni le persone soffrono e muoiono per mano di altri esseri umani. Anche in uno Stato democratico e di diritto come l’Italia, c’è chi soffre per via di un rapporto difficile proprio con la persona amata, con un ex o un famigliare.

Inoltre vorrei sottolineare, come premessa per inquadrare il dibattito, che non tutte le donne sono vittime di violenze e che pochi uomini maltrattano. Che ci sono anche alcuni uomini maltrattati.

Vorrei che potessimo parlare di persone ed affrontare il tema nella sua complessità, senza creare dicotomie tra buoni e cattivi, E con il solo obiettivo di contribuire a costruire una società realmente paritaria capace di rapporti, anche affettivi, liberi dalle violenze.

Il focus di questa serata è dedicato agli uomini maltrattanti per due motivi: uno numerico e l’altro giuridico.

I numeri del fenomeno ci dicono che nella maggior parte dei casi le vittime della violenza sono le donne. E i numeri fanno davvero rabbrividire.

In Italia la violenza contro le donne è un fenomeno ampio e diffuso. Sono quasi 7 milioni le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. In provincia di Trento nel solo 2015 sono state quasi 600 le denunce sporte da donne per reati ascrivibili a episodi potenzialmente connessi a violenza di genere. I dati statistici del quinquennio 2011-2015 danno un dato statistico di 18 denunce ogni 1.000 abitanti.

L’aggravante a questi dati, è rappresentata inoltre dalla consapevolezza che molti episodi di violenza non vengono denunciati e che l’80% delle denunce raccolte vede come presunto autore un uomo proveniente dall’ambito famigliare.

Parliamo di uomini maltrattanti perché questo è l’approccio deciso in Europa con la Convenzione di Istanbul nel 2011.

La Convenzione partendo dai casi denunciati e dai riscontri numerici, ha deciso che i filoni classici ed ancora attuali di intervento:

1. azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul fenomeno
2. sostegni concreti a favore delle donne che hanno subito forme di violenza

doveva essere affiancato un importante lavoro di rieducazione rivolto ai maltrattanti e da un inasprimento delle pene per evitarne l’impunità. In questo senso va letto il passaggio normativo italiano che ha trasformato da mero delitto contro la morale a delitto contro la persona, della violenza fisico-sessuale.

La Convenzione di Istanbul, ratificata in Italia nel 2013 prevede che tutti i Comuni italiani attivino programmi di trattamento e rieducazione rivolti ai maltrattanti. Tra i pochi Comuni, solo 6 ad oggi in Italia, che si sono attivati vi sono Trento e Bolzano. La nostra risulta essere una Regione virtuosa, tanto da essere stata individuata come capopfila nazionale rispetto alle nuove modalità di intervento sui maltrattanti, interventi considerati parte integrante della strategia per il contrasto alla violenza di genere.

Per questo Trento è stata scelta per ospitare – a marzo 2018 – il primo Convegno nazionale sul tema – patrocinato dal Consiglio dei Ministri – dal titolo: “Relazioni Libere dalle Violenze: una sfida per il cambiamento maschile”.

Oggi abbiamo il grande piacere di parlare di violenza concentrandosi sul punto di vista maschile con le rappresentati dei tre Enti considerati capofila nazionali.
Donne straordinarie che da anni sono “sul fronte” per aiutare le altre donne vittime di violenza

– la dott.ssa Emanuela Skulina che ha l’incarico di segreteria organizzativa di Relive in vista del Convegno
– la Direttrice della Fondazione Famiglia Materna Anna Conegliaro Michelini
– la Presidente dell’Associazione Alfid Sandra Dorigotti e la Direttrice Franca Gamberoni
Ringrazio tutte di cuore per essere con noi oggi e soprattutto le ringrazio per ciò che si prendono sulle spalle tutti i giorni.

Il Forum parità che rappresento desidera, con la riflessione di questa serata, lasciare un messaggio rivolto soprattutto agli uomini.
Chiedendo alla maggioranza degli uomini di impegnarsi, di indignarsi e di testimoniare un messaggio di cambiamento rivolto agli uomini maltrattanti.

Infatti condivido il pensiero che “La violenza sulle donne è un problema che parte dagli uomini e che solo gli uomini possono risolvere, con l’aiuto dei molti uomini non maltrattanti.”

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Donatella Conzatti

 

 

 

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