Sono in tutto 534 gli emendamenti depositati per proporre modifiche al disegno di legge numero 3 sulla variazione del bilancio della Provincia 2019 firmato dal governatore Maurizio Fugatti che martedì 5 e mercoledì 6 febbraio impegnerà i lavori del Consiglio per l’esame conclusivo. Di questi, 449 sono stati presentati da Filippo Degasperi del Movimento 5 stelle. Dei restanti emendamenti sono da segnalare i 7 proposti dalla Giunta con il presidente Fugatti, gli 8 a testa dell’ex capo dell’esecutivo Ugo Rossi (Patt) e del capogruppo del Pd Giorgio Tonini e altri firmati da Lorenzo Ossanna (Patt), da Lucia Coppola (Futura), Michele Dallapiccola (Patt) e Pietro De Godenz (UpT).
Due le principali richieste che Degasperi sottopone alla Giunta attraverso i suoi emendamenti, la maggior parte dei quali di tipo evidentemente ostruzionistico: il ripristino dei fondi per la sicurezza e maggiori risorse da destinare alla formazione professionale, che a giudizio del consigliere pentastellato esce penalizzata da questa variazione di bilancio.
Le proposte emendative di Fugatti si riferiscono alla legge sugli incarichi per la partecipazione alle commissioni tecniche e alle commissioni di concorso, allo slittamento di 6 mesi – dal 1° luglio al 31 dicembre 2019 – della scadenza della sperimantazione relativa alla riorganizzazione dell’Apss, alla sospensione dell’obbligo della gestione associata dei Comuni istituiti a seguito di fusione, all’introduzione dell’obbligo per i progettisti di opere pubbliche di avere una polizza di resonsabilità civile a copertura dei rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di competenza, alla richiesta per l’accesso all’assegno unico provinciale anche dei requisiti di residenza cittadinanza e soggiorno previsti dal decreto legge 4 del 28 gennaio, e a semplificazioni procedurali legate al Pup.