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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * NOMINA PRESIDENTE KASWALDER: ” LA PRIMA VOTAZIONE È STATA INVALIDATA PER LA MANCANZA DEL QUORUM, TRA POCO NUOVO TENTATIVO “

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10.59 - martedì 27 novembre 2018

Elezione del Presidente del Consiglio. Salta ancora il quorum. Si ritenta alle 11,30. Anche il primo tentativo di eleggere Walter Kaswalder alla presidenza del Consiglio è andata buca. Come è accaduto martedì scorso le minoranze, in modo compatto, sono uscite dall’aula facendo così saltare il quorum necessario di 24 consiglieri presenti nell’emiciclo.

Alla votazione a scrutinio segreto hanno partecipato i consiglieri di maggioranza (erano in 20 vista l’assenza giustificata di Rodolfo Borga di Civica Trentina) e la presidente provvisoria. La votazione è stata invalidata per mancanza del quorum. Il Consiglio tornerà a votare a partire dalle 11,30.

La seduta si è aperta con una comunicazione del presidente provvisorio, Lucia Coppola (Futura), la quale ha ricordato il 25 novembre, la Giornata contro la violenza delle donne. Una vera tragedia sociale e individuale come ha concretamente sottolineato nel suo intervento Lucia Coppola: “3100 sono state le donne uccise dal 2000 ad oggi, più di tre a settimana.

Solo da gennaio a ottobre 70 le vitine. Il 46% delle donne uccise aveva denunciato i propri assassini. Il 45% delle denunce presentate dalle donne contro mariti, compagni, fidanzati, spesse volte ex, è stata archiviata. In media per arrivare ad una sentenza di condanna. In media per arrivare a una sentenza di condanna di violenza contro le donne ci vogliono tre anni”.

Denunciare per le donne è difficile. Come dimostra l’esperienza delle operatrici del Centro antiviolenza la denuncia rappresenta il momento di maggior pericolo, perché spesso scatta la vendetta. Anche a Trento la situazione è seria.

“Il questore di Trento – ha ricordato la presidente provvisoria -, nel convegno del Castello del Buonconsiglio, alla presenza degli assessori Bisesti e Segnana, ha affermato che neppure il Trentino è un’isola felice, che serve contrastare la cultura sessista e che dal primo settembre il Questore ha firmato ben 45 misure di allontanamento. I reati sono diminuiti ma non il femminicidio e la violenza sulle donne”.

Dati che richiamano all’impegno tutti, a partire dalla Commissione pari opportunità, al Centro antiviolenza, alle associazioni, all’Azienda sanitaria a tutte le componenti della società. Perché, ha detto Lucia Coppola “solo un’azione convinta e congiunta può contrastare quello che Kofi Annan, segretario dell’Onu, ha definito come uno dei crimini più aberranti contro l’umanità”.

Un richiamo che è stato sottolineato da una presenza in aula di una sedia vuota con il posto occupato, come richiamo a questo dramma.

Giorgio Tonini del Pd ha ringraziato la presidente per le parole dedicate alle donne e ha detto che è intollerabile il fatto che per le donne il posto meno sicuro siano i muri di casa propria. Mara Dalzocchio (Lega), ha ringraziato la presidente per il suo intervento, è ha sottolineato la necessità di un cambio culturale, per arginare questo crimine contro la donna.

L’assessore alla salute Stefania Segnana (Lega) ha ricordato il lavoro che il suo assessorato sta facendo per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo drammatico problema. Un tema sul quale, ha aggiunto, si deve parlare tutti i giorni. Segnana, inoltre, ha ringraziato gli uffici della Pat per il lavoro fatto in questo campo. “

Se ci sono tante donne che non sono più sole – ha detto – è grazie al lavoro che è stato fatto, dalla Pat, dalle strutture sociali e dalle forze dell’ordine, in questi anni”.

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