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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE PAT * QUESTION TIME: APPROVATA PROPOSTA DI RISOLUZIONE RIGUARDANTE ALCUNI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA DELL’UNIONE EUROPEA PER IL 2018

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13.44 - martedì 10 aprile 2018

Il question time che stamane ha aperto i lavori del Consiglio provinciale in aula.

Dopo l’accoglimento con 24 sì e due astenuti delle dimissioni di Maurizio Fugatti (Lega), al quale Walter Kaswalder ha rivolto un ringraziamento augurandogli buon lavoro in Parlamento (“in quanto persona proveniente da una cultura autonomista”), e la sua sostituzione con Alessandro Savoi, che ha detto di tornare nell’assemblea legislativa consapevole della grande responsabilità di rappresentare migliaia di trentini che chiedono alla Lega risposte certe ai loro problemi, i lavori della sessione di aprile del Consiglio provinciale sono iniziati con la discussione del question time. A seguire l’aula ha approvato una proposta di risoluzione sull’adesione della Provincia ad alcuni obiettivi contenuti nel programma dell’Unione europea per il 2018. Ecco una sintesi del question time.

Walter Viola (Patt)
Strada Castelet
ci sono soluzioni
in vista?
Il consigliere ha chiesto alla Giunta se vi sia un’ipotesi di soluzione della vicenda della strada Castelet che collega l’abitato di San Mauro e che, seppur realizzata, non è mai stata aperta per le vicende legate ai rapporti col le Asuc.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha risposto precisando un aspetto decisivo: che questa viabilità non è provinciale ma comunale. Quindi la Provincia più di tanto non può fare.
La replica. “Che la strada fosse comunale sia sapeva – ha replicato il consigliere”, ma – ha precisato – la richiesta dell’interrogazione era “che la Pat si faccia parte attiva a prescindere dalla competenza diretta”. Questo perché la stessa Pat ha finanziato l’opera. Occorre andare incontro al bisogno dei cittadini che hanno bisogno di usare questa strada.

Marino Simoni (Progetto Trentino)
Polverino di gomma
per l’asfalto
a che punto siamo?
Il consigliere ha chiesto a che punto si trova il progetto di utilizzo dell’asfalto modificato con l’aggiunto di polverino di gomma (utile per abbattere l’inquinamento acustico) avviato in base all’ordine del giorno approvato dal Consiglio nel dicembre 2015, sulle strade della Pat e dei comuni trentini.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha ricordato che la Provincia si è impegnata, prima che a promuovere, a sperimentare l’utilizzo di questo bitume speciale su alcune strade (a Pampeago, sulla SP 232 di Fiemme, sulla Gardesana occidentale, ecc). Non vi sono evidenze scientifiche circa i benefici acustici che questo bitume procura mentre sono maggiori gli oneri di acquisto e posa dello stesso. Anzi, ha aggiunto Gilmozzi, i risultati della verifica rivelano che i benefici sono limitati a pochi decibel. In ogni caso, ha concluso, si proseguirà con la verifica fonometrica, che dev’essere valutata nel tempo per controllare la durabilità degli effetti. Alla fine la Provincia si riserva di dare una risposta definitiva all’interrogativo sui vantaggi di questo tipo di asfalto rispetto a quello normale.
La replica. Simoni ha osservato che l’assessore non ha segnalato le risorse già investite dalla Pat in questo campo. Quanto alla sperimentazione in corso, ha chiesto che i tempi non siano eterni, anche per offrire opportunità di nuova occupazione non solo nel settore strade (questo bitume è utilizzabile pure per i campi sintetici). Infine, circa sulla riduzione dei decibel derivante da questo tipo di asfalto Simoni ha detto di essere in possesso di dati diversi da quelli citati dall’assessore.

Lucia Maestri (Pd)
Biblioteche, cosa
si è fatto per
la gestione associata?
Maestri ha chiesto alla Giunta cosa abbia fatto concretamente e perché non abbia riferito alla Quinta Commissione entro il primo aprile, come previsto dall’odg 368 del 4 ottobre 2017, in merito alla possibilità di dar vita ad uno specifico strumento giuridico coordinato per la gestione associata dei servizi amministrativi a favore delle biblioteche pubbliche.
La risposta. L’assessore Mellarini ha risposto che questa possibilità è stata oggetto di approfondimenti comunicati il 4 aprile scorso al coordinamento dei bibliotecari. Si vorrebbe dar vita ad uno strumento giuridico coordinato garantendo la compatibilità con la normativa regionale riguardante i Comuni. La data per l’incontro con il Consorzio dei Comuni è già stata individuata e seguirà una comunicazione alla V Commissione.
La replica. “Capisco la faticosa praticabilità giuridica per raggiungere l’obiettivo – ha replicato Maestri – ma occorre impegnarsi politicamente in questa direzione perché il Trentino che ha sempre avuto nel proprio sistema bibliotecario un fiore all’occhiello”.

Gianpiero Passamani (UpT)
Ticket sanitari
stipendi da 600 euro
sono esclusi
Il consigliere segnala alla Giunta un’anomalia nel sistema dell’esenzione dei ticket sanitari: non viene considerato il reddito di 600 euro da lavoro part – time. Ha chiesto quindi se questa situazione sia a conoscenza del governo provinciale e, se sì, come intenda porvi rimedio.
La risposta. L’assessore Zeni ha precisato che la questione è disciplinata da una norma nazionale che tiene conto dei redditi degli assistiti, dello stato di disoccupazione e anche dell’eventuale presenza di pensioni sociali minime e dei familiari a carico. Essenziale è comunque la presenza di entrambe le condizioni: status e reddito. La Consulta con sentenza del 2012 ha stabilito che occorre garantire l’omogeneità di questi requisiti in tutto il territorio nazionale, comprese le regioni a statuto speciale che si accollano la spesa sanitaria. La Pat non può quindi prevedere ulteriori esenzioni per il reddito, ma – ha concluso Zeni – la sollecitazione del consigliere è significativa e parte da un problema reale. Per questo la Giunta si farà promotrice della sua istanza presso i competenti uffici ministeriali.
La replica. Passamani ha riconosciuto che la questione compete al livello nazionale e ha ringraziato per l’esaustività della risposta.

Chiara Avanzo (Patt)
Serve un cronoprogramma
aggiornato sulla ristrutturazione
dell’ospedale San Lorenzo
La consigliera ha chiesto un cronoprogramma aggiornato e comprensivo dei tempi tecnici assegnati ad Apac per lo svolgimento delle procedure di appalto del progetto di ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana.
La risposta. L’assessore Zeni ha ricordato che la documentazione per l’appalto è stata trasmessa ad Apac in tre momenti: il 22 maggio 2017, il 28 agosto 2017 e il 12 ottobre scorso. Poi sono state concordate ulteriori modifiche. L’Apss ha approvato il 26 marzo scorso sia il progetto esecutivo sia il bando di gara che la prossima settimana sarà trasmesso ad Apac per l’attivazione delle procedure conseguenti. Questo il cronoprogramma: procedura per gara di appalto opere: aprile-settembre 2018; presentazione offerte: settembre 2018; aggiudicazione: ottobre 2018; stipula contratto: dicembre 2018; inizio lavori: gennaio 2018; fase 1 (ampliamento): gennaio 2019-dicembre 2020; fase 2 (completamento): febbraio 2021 – ottobre 2021; fase 3 (intervento sull’esistente): dicembre 2021 – settembre 2022.
La replica. Avanzo, soddisfatta, ha preso atto che il cronoprogramma sembra rispettare i tempi previsti.

Claudio Cia (Gruppo misto)
Rivedere il limite di età
per l’accesso al concorso
di agente forestale della Pat
Cia ha chiesto se non si ritenga doveroso rivedere il requisito del limite massimo di 30 anni per l’accesso al concorso finalizzato all’assunzione di 24 agenti forestali della Provincia, in modo da permettere la partecipazione anche ai laureati che hanno superato quell’età.
La risposta. L’assessore Gilmozzi, rispondendo al posto del presidente Rossi, assente giustificato, ha ricordato che il bando di concorso riguarda due fattispecie: la prima, nel caso di 24 posti, il limite di età di 30 anni è previsto dal nuovo regolamento del corpo forestale della Provincia approvato nel 2008; quanto alla seconda fattispecie, relativa al corpo forestale dello Stato, la mancanza del limite di età deriva da una deroga prevista dalla legge statale e non era quindi possibile alla Provincia predisporre un bando diverso. Non è quindi possibile togliere il limite di età per per la prima fattispecie senza modificare in tal senso il regolamento.
La replica. Cia, insoddisfatto, ha replicato che nel caso di un bando per la polizia locale si prevedeva un limite a 35 anni. E ha ricordato che vista la palese irragionevolezza di questo limite il bando venne modificato. Inoltre a suo avviso questo bando cozza contro precise direttive europee e dichiarazioni della Corte di giustizia europea, che escludono i limiti di età quando appare ragionevole non tenerne conto.

Gianfranco Zanon (PT)
Interventi per evitare
che le auto imbocchino
strade in contromano.
Zanon ha chiesto se sia previsto qualche intervento per limitare la possibilità che le auto imbocchino strade in contromano nei punti più trafficati di Trento, ad esempio implementando la segnaletica orizzontale e verticale, o prevedendo barriere e spartitraffico che incanalino i veicoli nella direzione corretta.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha osservato che la problematica è peculiare delle strade a due corsie di marcia e con svincoli. Le strade statali e provinciali con queste caratteristiche sono la 47 della Valsugana, la circonvallazione di Trento e quella dell’Interporto di Trento. Il servizio provinciale competente ha effettuato una ricognizione su questi svincoli, riscontrando l’adeguatezza della segnaletica. Tuttavia si è deciso di installata ulteriore segnaletica: iscrizioni sull’asfalto, e cartelli di grandi dimensioni a sfondo giallo con inserito un disco di 60 cm. Tutte misure previamente autorizzate dal ministero. Gilmozzi ha ricordato che la La distrazione degli automobilisti è causata dall’utilizzo di cellulari. Per questo è stata potenziata la segnaletica sull’asfalto.
La replica. Zanon ha preso atto che è stato fatto molto e che sicuramente il problema dipende dalla distrazione degli automobilisti. Forse si potrebbe utilizzare una pubblicità che raccomandi loro di non utilizzare i telefonini mentre sono alla guida. Zanon ha chiesto anche di proseguire con il monitoraggio.

Manuela Bottamedi (FI)
Assunte da Gol (100% Sait) persone
con profilo corrispondente a quello
di alcuni cassintegrati del Sait.
Bottamedi ha chiesto se la Giunta sappia dell’assunzione da parte della Gol srl, partecipata al 100% da Sait, di persone con un profilo professionale corrispondente a quello di alcuni cassintegrati Sait, se non ritenga illegittima la scelta e come intenda procedere nei confronti di Sait.
La risposta. L’assessore Gilmozzi, al posto del collega Olivi, ha ricordato che Gol ha sede legale a Salorno e sede secondaria a Trento. L’accertamento di eventuali profili di illegittimità è parte di un più ampio controllo ispettivo da parte del Servizio lavoro che è tutt’ora in corso.
La replica. Bottamedi ha osservato che la risposta e l’ispezione in corso da parte del Serviziio lavoro della Provincia, conferma la probabile non conformità alla legge delle procedure avviate. La consigliera si è perciò augurata che il controllo si concluda presto per individuare i responsabili. E ha concluso: “se una società in perdita e in grave difficoltà economica come questa assume personale con profili professionali corrispondenti a quelli dei cassintegrati in Sait, evidentemente c’è qualcosa che non va”.

Filippo Degasperi (M5stelle)
Uso inappropriato di permessi ex lege 104
e dell’auto di servizio: chi deve controllare
e quali verifiche sono state effettuate?
Alla luce delle recenti vicende del dirigente coinvolto nelle ipotesi di utilizzo inappropriato dei permessi ex lege 104 e dell’autovettura di servizio, Degasperi – confessando “una certa amarezza nel trattare l’argomento sia per i riflessi sull’immagine dei dipendenti provinciali sia perché l’autonomia a causa di questa vicenda rischia di fare brutta figura, sia infine per le tante domande su questo tema che ancora non hanno una risposta” – ha chiesto a chi competa il controllo in materia, quali verifiche siano state effettuate sul caso di cronaca e con che riscontri.
La risposta. L’assessore Gilmozzi, rispondendo a nome del presidente, ha informato che le risposte alle due interrogazioni sull’argomento sono state inviate proprio questa mattina. Quanto ai permessi sulla 104 l’ordinamento non comporta un controllo sui dipendenti da parte del servizio sanitario. Sono infatti i dirigenti a dover svolgere questa funzione. L’amministrazione provinciale ha quindi poteri molto limitati e deve rimettersi all’attività della polizia giudiziaria. In ogni caso nel 2017 ai dipendenti provinciali sono state ricordate con una nota le corrette modalità di utilizzo dei permessi previsti dalla 104. Anche il supposto utilizzo improprio dei mezzi di trasporto della Provincia è attualmente oggetto di verifica da parte dell’autorità competente.
La replica. Manca comunque ancora – ha osservato nella sua replica Degasperi – la risposta all’interrogazione 5123 da lui presentata. E – ha aggiunto – “se le auto di servizio dovrebbero essere sotto il controllo del responsabile della struttura, forse è il caso di rivedere il sistema quando a utilizzare il mezzo è il dirigente. Revisione che dovrà evitare di ripercuotersi negativamente su tutti gli altri dipendenti che si sono sempre comportati in modo corretto”.

Claudio Civettini (Civica Trentina)
Campana dei Caduti
gratis. La Giunta
si sta muovendo?
Il consigliere ha chiesto se la Giunta intenda attivarsi per rendere gratuito l’utilizzo del parco della Campana dei Caduti di Rovereto e promuovere la candidatura della Città della Quercia come luogo di incontri mondiali per la pace tra leader di Paesi vittime di conflitti armati o a rischio di guerra. Per questo il consigliere propone Rovereto come luogo di incontro tra il Presidente Usa e quello della Corea del Nord.
La risposta. L’assessora Ferrari ha ricordato che nel 2006 il Parlamento aveva riconosciuto a Rovereto con una legge il titolo di Città della Pace e la facoltà di promuovere la sensibilizzazione su questo tema e su quello dei conflitti mondiali. Quanto alla gratuità degli ingressi, Ferrari ha precisato che le scelte competono al Consiglio di Reggenza della Fondazione Opera Campana dei caduti. La Provincia, in virtù di accordi quadro rinnovati ogni anno, concede alla Fondazione un finanziamento per realizzare l’attività istituzionale e progetti specifici. Gli introiti derivanti da ticket sono necessari perché permettono alla Fondazione di sostenere le spese di gestione del complesso. Gli eventi organizzati sono invece gratuiti. Tuttavia per Ferrari la proposta del consigliere è interessante, visto che molte altre attività pubbliche con analoghi obiettivi sono offerte in modo gratuito agli studenti. L’assessora ha assicurato che si farà carico della proposta nelle trattative in corso proprio in questi giorni con la Fondazione per il rinnovo dell’accordo quadro. Quanto alla candidatura mondiale, ha precisato che la competenza rientra nell’alveo della politica estera e non appartiene quindi alla Provincia, che può però sollecitare il potenziamento della valorizzazione del titolo di Rovereto Città della Pace.
La replica. Per Civettini occorre superare il complesso del nanismo perché la Campana appartiene a Rovereto. Inoltre la Provincia dovrebbe comunque intervenire nel senso auspicato proprio perché investe risorse importanti in questa direzione. Terzo: serve il coraggio di affermare che la Campana può diventare uno strumento di promozione della pace con atti concreti, perché quel sembolo diventi luogo in cui si sanciscono importanti trattati. Il simbolo della campana della pace deve essere riconosciuto anche a livello internazionale e la Provincia può promuovere questa candidatura presso gli organi nazionali deputati e anche presso l’Onu.

Rodolfo Borga (Civica Trentina)
Carcere, la Pat
intende intervenire
per l’apparecchio Rx?
Il consigliere ha chiesto alla Giunta se ritiene che la Pat debba accollarsi i modesti costi per il cablaggio di una stanza nel carcere di Spini necessario per ospitare un apparecchio per i raggi. Apparecchiatura diagnostica che eviterebbe i trasferimenti dei detenuti in ospedale che rappresentano un problema per il personale di vigilanza che si trova cronicamente sotto organico.
La risposta. L’assessore Zeni ha ricordato che alla nota dell’Azienda sanitaria del 28 novembre, riguardo agli aspetti tecnici per dotare una stanza del carcere dell’apparecchiatura, non è mai stata data risposta. Quindi, ha detto Zeni, appena arriverà la proposta verrà avviata la procedura per istallare la apparecchiatura Rx. Si attende quindi la risposta dalla direzione del carcere.
La replica. Parzialmente soddisfatto Borga che ha però sollecitato la Giunta a muoversi.

Donata Borgonovo Re (Pd)
Vallarsa, quali
interventi per
i servizi di montagna?
La consigliera, considerando che la Pat non ha inserito, incomprensibilmente, la Vallarsa e le valli del Leno nella Strategia nazionale delle aree interne, ha chiesto di conoscere quali interventi e quali azioni si intendano attivare per corrispondere alle istanze del Comune di Vallarsa, espresse in una mozione del consiglio comunale, sulla salvaguardia delle attività e dei servizi di montagna.
La risposta. L’assessore Daldoss ha affermato che per incentivare le attività economiche ha inalzat i contributo per le zone svantaggiate e prevedendo misure per la riapertura nell’anno successivo la chiusura la possibilità di riaprire. Il tema più ampi sulle aree tra virgolette marginali deve impegnare tutti, anche sull’aspetto innovativo per mantere la residenzialità, creando occasioni di lavoro. La Giunta ha approvato una delibera, con 30 mila euro, per sperimentare progetti che nascano dal basso in vista di una revisione delle legge sulla montagna. Un’inziativa però che non sta avendo grandi risposte. Su l’inserimento nelle aree interne ci sono difficoltà anche per il Tesino e la Val di Sole e per ragioni demografiche rende ancor più difficile l’inserimento della Vallarsa.
La replica. Per niente soddisfatta la consigliera, la quale ha ricordato che con la legge di stabilità 2017 si era adottata una norma per valorizzare la montagna, prevedendo un tavolo che non si è mai fatto. Un tavolo per disegnare un approccio ai territori di montagna meno robusti ed economicamente meno solidi del quale si è persa ogni traccia e ci si chiede quindi, se c’è una reale solida volontà di affrontare questi temi non a spot o sulla pressione di qualche comune con l’acqua alla gola. Donata Borgonovo Re ha definito la risposta francamente imbarazzante.

Walter Kaswalder (Gruppo Misto)
Xylella dell’ulivo
c’è un piano
per la prevenzione?
Il consigliere ha chiesto all’assessore competente se siano state avviate attività di monitoraggio della presenza della “Xylella fastidiosa”, grave malattia che colpisce gli ulivi, e se siano state pianificate strategie di prevenzione.
La risposta. L’assessore Dallapiccola ha affermato che da più di due anni la Pat monitora la presenza del parassita. Nel 2017, sono stati controllati 700 siti e 70 mila pinatie; posizionate 50 trappole per insetti vettori;106 sono stati i campioni analizzati tutti con esito negativo. Nel 2018 si faranno controlli finanziati da Ue. Per la Xilella è prevista la quarantena e il passaporto fitosanitario per le piante. Oerò, ha concluso l’assessore, tutti devono fare la loro parte segnalando piante con sintomi e controllare i passaporti sanotari evitando di introdurre piante da zone infette.
La replica. Soddisfatto il consigliere Kaswalder.

Luca Giuliani (Patt)
Alto Garda, ci sarà
il potenziamento
del Pronto soccorso?
Il consigliere ha chiesto se è previsto uno stanziamento finanziario per potenziare il Pronto soccorso dell’Alto Garda adeguando il numero dei medici, il rinnovamento del parco ambulanze per far fronte alle emergenze, in particolarmente quelle di tipo cardiologico il cui numero cresce con la presenza turistica.
La risposta. L’assessore Zeni ha affermato che rispetto i problemi cardiovascolari affrontati a Arco sono stabili e negli ultimi anni si va dai 2047 casi ai 2200, nel primo trimestre 2018 sono stati 618. Il 40,5 accessi al Ps viene preso in carico in dieci minuti; il 43% entro due ore; l’ 80% dei pazienti viene dimesso a quattro ore del triage. Il personale medico è sufficiente ma ciclicamente possono esserci asenze. In questo momento il Ps ha bisogno di un adeguamento e si è recentemente concluso un concorso e sono in assegnazione due medici. L’area cardiologica è stata potenziata e si passa da 2 a 5 accessi settimanali, con un laboratorio settimanale per il controllo dei peacemaker. Infine, due nuove ambulanze per Arco sono in fase di allestimento.

Mario Tonina (UpT)
Risolvere il problema
della curva quasi ad angolo
retto lungo la Gardesana
Il consigliere ha chiesto se si prevedono interventi per rendere più sicura la viabilità della statale 45 bis Gardesana occidentale tra l’abitato di Vezzano e quello di Vigolo Baselga, e quale sia la soluzione eventualmente individuata per il problema della curva quasi ad angolo retto al km 144,500.
La risposta. L’assessore Gilmozzi ha detto che si sono fatti interventi puntuali in questo tratto di strada, ma ci sono problemi legati alla larghezza, quindi il servizio strade ha preso contatti con i proprietari dei terreni e si confida di dar via all’allargamento della strada e delle curve. Quindi, si sta lavorando per risolvere i problemi che non riguardano problemi finanziari, ma i rapporti con i proprietari.
La replica. Il consigliere ha ringraziato l’assessore e gli uffici per la sensibilità per la sicurezza delle strade. In particolare per la Gardesana. Tutte le richieste, ha ricordato, hanno portato a soluzioni. Infine, Tonina ha auspicato la sensibilità dei proprietari dei terreni a fianco della strada.

Giuseppe Detomas (Ual)
Iniziative assunte per realizzare
il convitto dedicato agli studenti
che praticano sport invernali
Il consigliere ha chiesto quali iniziative siano state assunte e con che tempistiche per procedere, come già previsto da due ordini del giorno approvati dall’aula, alla realizzazione di un convitto appositamente dedicato, presso l’istituto comprensivo ladino di Fassa, agli studenti che praticano sport invernali provenienti dal Trentino e dal resto del Paese.
La risposta. L’assessore Gilmozzi, a nome del Presidente, ha detto che che si conta di avere elementi per l’assestamento di bilancio 2018 per mettere a disposizione le risorse per l’acquisizione di una struttura, che si sta cercando, da mettere a disposizione della scuola
La replica. Il consigliere ha ricordato che a Pozza di Fassa ci sono edifici dismessi, anche vicini alle piste, che si adatterebbero bene a questo scopo.

Violetta Plotegher (Pd)
Progetti di accoglienza
in famiglia attivati
per richiedenti asilo.
La consigliera ha chiesto se e quali progetti di accoglienza in famiglia sono stati attivati per richiedenti protezione internazionale sia adulti che minori in Trentino.
La risposta. L’assessore Zeni ha detto che sono stati accolti in famiglia nel 2016 sette adulti e altri sette minori; nel 2017 due adulti e 9 minori; oggi sono in famiglia solo quattro minori. La riduzione degli adulti deriva in primo luogo del limite posto dalla condizione giuridica: secondo una circolare del Ministero degli Interni gli ospiti in famiglia devono essere già riconosciuti come profughi. La Pat, ha aggiunto l’assessore, sta lavorando per incrementare questo tipo di accoglienza che ben si adatta ad una maggiore integrazione.
La replica. La consigliera ha detto che dispiace vedere che questo tipo di accoglienza è calata. E ha ricordato che il modello toscano prevede un accordo con il Ministero e ci sono ottimi esempi a Torino e Bologna. Il rapporto Migrantes afferma inoltre che quando famiglie e migranti si incontrano cambiano gli sguardi nei confronti degli uni e degli altri.

Pietro De Godenz (UpT)
Servono tempi più stretti per i lavori
di riqualificazione del Pronto Soccorso
dell’ospedale di Cavalese.
Il consigliere ha sollecitato la Giunta a ridurre i tempi preannunciati dall’assessore per l’avvio dei lavori di riqualificazione del Pronto Soccorso dell’ospedale di Cavalese, anche alla luce dell’aumento degli accessi registrato negli ultimi tre anni.
La risposta. L’assessore Zeni ha detto che i dati dicono che nel nel 2017 al Ps di Cavalese si sono avuti 17 mila 696 accessi, il 79% in codice bianco o verde. Numeri che collocano il Ps di Fiemme al 5° posto a livello provinciale. I tempi di attesa evidenziano che 45% dei pazienti viene visitato in10 minuti, il 96% viene dimesso in quattro ore. Dati invariati nel primo trimestre 2018, l’86,7% è stato dimesso in quattro ore. I lavori del Ps inizieranno nei prossimi mesi, ma ci vogliono due mesi per progetto, tre per l’ appalto e poi c’è la realizzazione e il collaudo. Il Ps sarà inserito nell’elenco delle opere sanitarie che verranno presto finanziate.
La replica. Il consigliere ha replicato affermando che il 7 giugno scorso sembrava che l’iter per il nuovo Ps fosse già partito. Oggi sappiamo che non sarà pronto anche nella prossima stagione invernale.

Massimo Fasanelli (Gruppo misto)
Quali finanziamenti alla SFT
e rischi derivanti dall’adesione
alla OP Aprofruit di Cesena.
Il consigliere ha chiesto per sapere l’entità dei finanziamenti concessi alla Società Frutticoltori Trento negli ultimi cinque anni, con quali vincoli pattuiti, a quanto ammontano i contributi provinciali già previsti e se queste somme sono a rischio alla luce della scelta della SFT di aderire ad OP Apofruit di Cesena.
La risposta. L’assessore Dallapiccola ha ricordato che la SFT ha avuto dalla Pat 6 milioni e 650 mila euro. Inoltre, per la riqualificazione dei Volano 960 mila euro soggetti a vincolo. Tutti questi finanziamenti sono stati concessi sulla legge 4 del 2003 e il vincolo sta nel fatto che i beni immobili finanziati non si possono alienare fino a 10 anni dalla domanda. I beni immobili sono inalienabili in 3 anni. La scelta del cda, ha detto l’assessore, di passare alla Apofruit non mette a rischio contributi concessi. Ma, ha aggiunto Dallapiccola, comprendo il moto di affetto politico e umano sul fatto che produzioni trentine vengano portate fuori provincia. Sentimento, ha aggiunto, pienamente condiviso e particolarmente disdicevole nel concetto. Una considerazione, ha aggiunto, che è stata vagliata dal Cda. Il presidente della Sft, secondo l’assessore, ha a lungo valutato opportunità di non fare questa scelta ma è l’assemblea che decide. E, alla fine, è prevalso l’interesse del socio, della remunerazione. Dallapiccola ha ricordato che il contratto con Aprofruit scade nel 2020 e ha auspicato che la Sft ritorni nell’alveo provinciale.
La replica. Fasanelli ha detto che il cda è autonomo, ma è preoccupante il fatto che si guardi solo all’immediato. Secondo il consigliere il presidente Sft, contrariamente a quanto ha affermato Dallapiccola, ha fatto di tutto per aderire all’offerta del gruppo emiliano. Purtroppo, ha aggiunto, si è guardato solo all’interesse economico. Ci si augura che nel 2020 il cda torni sui propri passi. Anche se ci sono soci che non hanno digerito per nulla questa scelta, perché tanto si sta facendo per promuovere marchio trentino e poi ci si perde in scelte che vanno in senso contrario. Probabilmente qualche socio abbandonerà SfT, ha concluso, e forse serviva una presenza politica più incisiva.

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino)
Quali accordi Pat
comuni per
la sicurezza?
Il consigliere ha chiesto se esiste un accordo tra Provincia e comune e quali provvedimenti si intendono adottare per contenere il fenomeno dei furti negli appartamenti e nei negozi a Trento (come quello di recente della katana rubata in via San Marco) e per riportare sicurezza nelle periferie, dove alcuni quartieri sono ostaggio di bande di criminali.
La risposta. L’assessore Daldoss ha risposto affermando che la sicurezza è di competenza dello Stato, anche se gli enti locali possono avere un ruolo nel contrasto al degrado. In questi giorni è stata approvata una delibera della Giunta per modificare il protocollo di finanza locale per ampliare la creazione di un’unità antidegrado con 11 nuovi vigili esclusivamente utilizzati per questo ruolo. Con la modifica del protocollo di finanza locale questi nuovi agenti verranno assunti a tempo indeterminato. Un’unità antidegrado che dovrà affiancare le altre forze dell’ordine.
La replica. Vero, ha affermato il consigliere, che la competenza in materia di sicurezza è dello Stato, ma si può rafforzare la polizia locale che deve concentrarsi nel contrasto alla criminalità. I problemi del Trentino sono questi, ha detto infine Giovanazzi, e non i patrocini al gay pride.

Nessuna candidatura da parte delle minoranze per sostituire i propri tre rappresentanti in IV Commissione e nel collegio dei revisori dei conti dell’Opera universitaria.

A seguire il Consiglio avrebbe dovuto procedere alla sostituzione dei componenti dell’opposizione che si erano dimessi dalla Quarta Commissione e designare, sempre su indicazione delle minoranze, un membro del collegio dei revisori dei conti dell’Opera universitaria. Non essendo però pervenuta nessuna proposta di candidatura, il presidente Dorigatti ha annunciato che questi due punti torneranno all’ordine del giorno nella prossima seduta del Consiglio.

Sì alla risoluzione sul programma dell’Unione europea per il 2018.

L’aula ha poi approvato con 28 voti a favore e l’astensione di Cia (Gruppo misto), Savoi (Lega), Borga e Civettini (Civica Trentiuna), la proposta di risoluzione numero 27 presentata da tutti i componenti della Quinta Commissione, riguardante la volontà della Provincia di contribuire a cinque obiettivi selezionati nel programma dell’Unione europea per il 2018. Obiettivi segnalati illustrando la risoluzione da Lucia Maestri (Pd): nuovo impulso all’occupazione, alla crescita e agli investimenti; completare il mercato unico digitale; completare l’Unione dell’energia puntando all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili; una nuova politica della migrazione con la riforma del sistema di Dublino per costituire un sistema europeo comune di asilo; rafforzare i principi di sussidiarietà, proporzionalità e migliore regolamentazione nel funzionamento quotidiano dell’Ue per un’Europa più democratica ed efficiente, coinvolgendo i cittadini nelle scelte e rendendo più snelle le azioni. Inoltre la risoluzione impegna la Giunta a fornire alla V Commissione il supporto documentale e informativo necessario per l’esame di questi ambiti e di queste iniziative L’assessore Gilmozzi ha poi letto il documento con cui la Giunta provinciale motiva la propria scelta di impegnarsi su questi obiettivi.

Messaggio Facebook per il presidente Rossi: la condanna di Dorigatti.

Prima della sospensione dei lavori, Dorigatti ha condannato un messaggio a pagamento pubblicato su Facebook e ripreso da un giornale, in cui appariva l’augurio di vedere il cadavere del presidente Rossi transitare nell’Adige sotto il ponte di San Lorenzo.

I lavori riprenderono alle 15.00

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