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CONSIGLIO PROVINCIALE PAT * DDL CIVETTINI: APPROVATO L’OBBLIGO DI PRESENTARE IL CERTIFICATO MEDICO NELLE SCUOLE DELLA PRIMA INFANZIA DOPO UN’ASSENZA DEI BAMBINI PER MALATTIA

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16.48 - giovedì 5 luglio 2018

Completamente modificato d’intesa con l’assessore Zeni e poi approvato dal Consiglio provinciale il ddl di Civettini per reintrodurre in certi casi e secondo modalità che sarà la Giunta a definire, la presentazione del certificato medico nelle scuole della prima infanzia dopo un’assenza dei bambini per malattia.

Con un solo voto di astensione (Detomas dell’Ual) e 27 a favore, il Consiglio ha poi approvato il disegno di legge proposto da Civettini e riscritto d’intesa con l’assessore Zeni per reintrodurre nella Provincia – in alcuni casi e con modalità che la Giunta dovrà disciplinare – l’obbligo di presentare il certificato medico nelle scuole della prima infanzia dopo un’assenza per malattia dei bambini.

Civettini ha spiegato che il ddl nasce dalla base degli asili nido e che non riguarda le malattie infettive. Le malattie alle quali si riferisce il testo sono “piccole patologie come la congiuntivite”, che creano comunque difficoltà e che per l’irresponsabilità di alcuni utenti ne vengono penalizzati altri.

Dai rappresentanti dei nidi ascoltati in Commissione, è emersa la richiesta che dopo il secondo allontanamento consecutivo dei bimbi riportati ammalati sia introdotto per i genitori l’obbligo di presentare il certificato medico. Per questo Civettini ha presentato un emendamento che prevede l’obbligo di presentare il certificato medico per la riammissione a scuola o al nido, ma senza indicare dopo quanti giorni di assenza, lasciando al regolamento attuativo l’indicazione del numero.

L’assessore alla salute Luca Zeni ha ribadito il no della Giunta a questo ddl, perché l’obbligo del certificato medico dopo assenza per malattia, presente fino a qualche anno fa nell’ordinamento della Provincia, è stato rimosso come in altre regioni. Si è considerato infatti che le malattie infettive sono di solito contagiose nella fase di incubazione e non durante la convalescenza.

E che il rientro anticipato di qualche giorno a scuola non causa la diffusione della malattia. La conferenza delle regioni aveva costituito un gruppo di lavoro sul tema della medicina scolastica e l’abolizione di quest’obbligo, che aveva elaborato un testo che indicava in questo certificato un onere burocratico eccessivo e inutile sia per la famiglia che per la scuola.

Claudio Cia (misto) si è schierato a favore del ddl ma ha chiesto se i certificati medici richiesti sono forniti dal pediatra a pagamento. In effetti, ha osservato Cia, per vari motivi legati ad impegni di lavoro dei genitori, i bambini vengono reintegrati nei nidi e nelle scuole materno o elementari quando la patologia dei figli non è ancora evidentemente risolta. Esiste un contagio che può verificarsi anche durante la malattia e un altro che può avvenire anche nella fase convalescenziale.

Violetta Plotegher (Pd) ha messo in luce come sia sbagliato che i bambini vengano riportati a scuola o al nido dai genitori prima della fine della malattia. Per Plotegher la risposta giusta non sta nella reintroduzione del certificato medico ma in una strategia condivisa da tutti gli attori interessati.

Per la tutela dell’infanzia occorre secondo Plotegher “qualche misura di politica del lavor, che preveda permessi e congedi per mamme e papà affinché possano prendersi cura dei loro bambini. Si potrebbero anche immaginare servizi a casa per stare con i bambini ammalati quando non vi sono nonni o parenti”. Nidi e scuole dell’infanzia devono aiutare il dialogo con i genitori e con gli altri attori su questo tema, coinvolgendo anche i presidi sanitari costituiti dai pediatri.

Civettini nella replica ha criticato l’assessore secondo cui il problema non esista, mentre la collega Plotegher ritiene che sia reale. Il ddl – ha aggiunto – recepisce quel le indicazioni delle educatrici dei nidi, secondo cui la reintroduzione del certificato medico responsabilizzerebbe i genitori nei confronti dei bambini evitando che continuino a riportarli anche se ancora ammalati. “Il grave è che la Giunta respinge questo ddl – ha concluso – senza proporre agli interessati nessuna soluzione alternativa concreta”.

Accordo raggiunto tra Civettini e l’assessore Zeni: sarà la Giunta a disciplinare i casi e le modalità in cui prevedere la presentazione del certificato medico nelle scuole della prima infanzia.

Dopo una pausa chiesta dall’assessore Zeni per esaminare l’emendamento presentato in extremis da Civettini per lasciare alla Giunta l’indicazione del numero di giornate di assenza dei bambini per malattia, oltre il quale obbligare i genitori a portare il certificato medico, il ddl formato solo da un emendamento concordato dalle parti e interamente sostitutivo che recita: la Giunta provinciale disciplina, previo parere della competente commissione del Consiglio provinciale, i casi e le modalità in base a cui è prevista la presentazione del certificato medico di riammissione nelle scuole della prima infanzia.

Civettini si è detto soddisfatto per la sintesi individuata, mentre l’assessore Zeni ha precisato di non aver mai negato l’esistenza del problema. Il nuovo testo – ha concluso l’assessore – mette a disposizione delle scuole qualche strumento in più per fronteggiare i casi problematici”. E questo rende accettabile la norma.

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