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COMUNE DI TRENTO * “UN CUSTODE PER IL QUARTIERE“: « AL VIA LA SPERIMENTAZIONE CON LA PRESENZA DI GUARDIE GIURATE NELLA ZONA DI PIAZZA SANTA MARIA MAGGIORE E DI VIA SAN PIETRO »

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12.00 - mercoledì 3 luglio 2019

“Un custode per il quartiere”, dall’8 luglio progetto al via. La sperimentazione coniuga il controllo di vicinato alla presenza di guardie giurate nella zona di piazza Santa Maria Maggiore e di via San Pietro.

Lunedì 8 luglio prenderà il via il progetto “Un custode per il quartiere”, che si propone di sperimentare un presidio straordinario in alcuni luoghi sensibili della città. Ad attuare l’iniziativa sarà l’istituto di vigilanza privata “Cittadini dell’ordine”, unico offerente, individuato in seguito a una procedura ad evidenza pubblica. Il progetto sperimentale ha una durata di un anno e prevede un presidio tra le 15 e le 23, dunque per otto ore al giorno, per cinque giorni alla settimana, da parte di una guardia giurata a piedi e armata. Per il custode di quartiere sono stati previsti, oltre alla formazione preliminare da parte della polizia locale, specifici incontri con i portatori d’interesse e i residenti della zona anche per individuare eventuali referenti di specifiche aree o categorie di cittadini.

Finanziato dalla Pat con 50 mila euro, il progetto nasce dal confronto con una comunità attiva, che ha affiancato l’Amministrazione comunale nell’elaborazione della proposta. Non è un’iniziativa a sé stante, quanto piuttosto la naturale evoluzione di interventi strutturali e di lungo corso che, negli ultimi anni, hanno riguardato l’arredo urbano, la videosorveglianza, il potenziamento dei controlli nelle fasce orarie a rischio da parte della polizia municipale e delle forze dell’ordine, l’animazione degli spazi.
Le zone oggetto del presidio sono state individuate fra quelle aree che evidenziano un numero significativo di richieste d’intervento e che sono caratterizzate dalla presenza di soggetti che incidono, con i loro comportamenti, sulle condizioni di vivibilità (persone alterate da alcol o sostanze, persone che disturbano o danneggiano i beni pubblici). Si tratta, in particolare, dell’area compresa tra via Torre Vanga, via Pozzo, via delle Orfane, piazza Santa Maria Maggiore, via Santa Margherita, via Tommaso Gar e piazza Da Vinci (zona 1) e di quella tra Largo Carducci, via Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena, via Dietro le Mura, via dei Ventuno, via Marchetti, parco San Marco, vicolo San Marco, via San Marco, vicolo della Mostra, piazza Mostra, passaggio Osele, via Suffragio e via San Pietro (zona 2).

Durante il servizio le guardie costituiranno punto di riferimento per cittadini e operatori economici e raccoglieranno le segnalazioni di episodi di degrado urbano al fine di valutarli e trasmetterli alla Polizia Locale. Daranno informazione ai cittadini sui corretti comportamenti per prevenire o gestire condotte illecite o moleste, avranno cura di prevenire ogni evento che possa causare danni ai beni del patrimonio comunale. Qualora sorprendessero qualcuno nell’atto di commettere illeciti (abbandono di rifiuti, assunzione di bevande alcoliche ove vietato) o reati (danneggiamento, imbrattamento, furto) dovranno intervenire con i mezzi a disposizione e avvertire immediatamente le forze dell’ordine.

Il progetto nasce in accordo e in sintonia con le richieste dei soggetti che vivono, lavorano, frequentano i luoghi sensibili oggetto dell’intervento. In particolare, per quanto riguarda la zona di piazza Santa Maria Maggiore, è stato attivato un confronto con la Circoscrizione Centro storico-Piedicastello, che ha inserito il capitolo sicurezza tra le sue priorità, con il Comitato Torre Vanga, la Parrocchia, i volontari della chiesa di Santa Maria Maggiore, la scuola dell’infanzia Zanella, la Fondazione Demarchi, la Casa della Giovane e il Museo degli Alpini. Per quanto riguarda invece la zona di via San Pietro, il confronto è stato attivato con la Parrocchia Santi Pietro e Paolo, la scuola materna Tambosi, il Liceo musicale coreutico Bonporti, la chiesa ortodossa rumena, il Centro per la cooperazione internazionale, il Centro Ocse-Leed per lo sviluppo locale, i primi firmatari di alcune petizioni sul tema sicurezza.

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