In corso a Rovereto le cerimonie del 5 agosto, ricorrenza di Maria Ausiliatrice, alla presenza di monsignor Nunzio Galantino che ha celebrato il rito del mattino indossando la casula del beato Antonio Rosmini (del quale -nel suo saluto iniziale- ha ricordato la grandezza come filosofo).
Alla presenza del sindaco Francesco Valduga e degli assessori Azzolini, Chiesa, Plotegher e Bortot e dei consiglieri comunali (Luscia, Zenatti Massimo e Stiz), Galantino ha ricordato il valore della solidarietà, che era stato sottolineato anche dalla camminata della fraternità svoltasi alla vigilia e alla quale ha partecipato anche l’arcivescovo monsignor Lauro Tisi ed il decano don Sergio Nicolli.
L’omelia di Galantino è stata caratterizzata da un invito forte ai valori della accoglienza e a non voltarsi dall’altra parte verso chi è in difficoltà; le sue parole si sono inserite dentro il rito che ricorda come Rovereto -sentitasi in difficoltà nel 1703- espresse voto solenne alla Madonna.
“Oggi a chi si azzarda a parlare di fraternità il minimo che gli capita è di essere spacciato per un buonista e uno che non guarda con realismo le cose. Questa festa tradizionale sarà una festa solo se da qui ne usciamo tutti quanti illuminati della parola di Dio” -ha detto Galantino- che poi ha proseguito commentando il Vangelo e indicado nella ”fretta” di Maria che si mette in cammino verso Elisabetta, quel movimento frutto della passione verso ” l’altro ” ed ha quindi invitato a farne un modello di atteggiamento “…. in un mondo sempre piu anestetizzato da egoismo e arroganza”.
Maria dunque come modello di accoglienza perfetta. “La Chiesa – ha concluso – necessita di uomini e donne che si aprono al mondo e raccontano le meraviglie di Dio, e sono capaci di accoglienza”.
L’invito finale è stato un ausoicio: che tutti possan trovare la voglia sana e creatrice di novità e rapporti reali, concreti, autenticamete solidali. Tutto il resto non a nulla a che fare con il Vangelo”.
Alle 18.00 – con la celebrazione dei Vespri solenni – ci sarà la processione cittadina, la consegna del cero votivo, l’intervento del Sindaco.
Sono presenti le delegaziomi di tre città gemellate: Kufstein, Zarzbre, Forchheim.