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COMITATO NO VALDASTICO VALLAGARINA * PETIZIONE NO ALLA VALDASTICO : « RAGGIUNTA IN POCHI GIORNI LA QUOTA DI SETTECENTO FIRME »

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16.02 - giovedì 11 aprile 2019

Nelle scorse settimane si è costituito in Vallagarina il Comitato No Valdastico, al quale hanno via via aderito diverse forze politiche ed associazioni di volontariato sociale e che rimane aperto ad ulteriori adesioni.

Il fronte è molto ampio, visto che il tema della tutela di ambiente e della salute è particolarmente sentito da tutti gli abitanti in zona, e non solo.

La petizione che infatti è stata predisposta, finalizzata ad ottenere un NO deciso da parte delle amministrazioni comunali interessate, in primo luogo da parte del Sindaco e del Consiglio comunale di Rovereto, ha già raggiunto in pochi giorni la quota di circa settecento firme, molte delle quali anche di cittadini di altri centri limitrofi.

Non è infatti cambiando di continuo le ipotesi di svincoli e uscite sul territorio provinciale che si risolvono gravi problemi già presenti, quali la mobilità locale, la tutela delle risorse idriche, l’erosione del territorio naturale, che un progetto stradale di siffatta natura comporterebbe, compromettendo l’assetto di intere valli e aggravando l’inquinamento da trasporto su gomma, già critico.

Da sabato 13 aprile riprende quindi la raccolta delle firme in calce alla petizione, che per maggiore diffusione e comprensione è stata anche stampata sul retro del volantino che è stato e sarà distribuito ai banchetti e ai gazebo presenti sia a Rovereto (Lgo Vittime delle Foibe verso il portico) che a Marco (stradina laterale a destra della Chiesa di Marco).

Il Comitato NO VALDASTICO VALLAGARINA

 

*

AL SINDACO DEL COMUNE DI ROVERETO
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI ROVERETO

Oggetto: Petizione1

I sottoscritti cittadini, firmatari della presente petizione popolare, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Rovereto, titolari dei diritti di partecipazione come da vigente Statuto,
rivolgono e presentano
alle SSVV. la seguente petizione affinché venga data risposta alla stessa entro 30 (trenta giorni) dal suo
ricevimento al protocollo generale del Comune di Rovereto.

NO ALLA VALDASTICO

I sottoscritti firmatari ritengono che anche il Comune di Rovereto debba assumere posizione contraria al progetto pubblico che interessa il suo territorio, e specificatamente la zona di Marco, e ciò a tutela della salute dei suoi amministrati e dell’ambiente.
Si tratta dell’annoso progetto, mai sinora realizzato, di prolungamento del tratto vicentino della autostrada A31 onde raccordarlo con la A22. Un progetto che, a fronte dei 2 miliardi di euro di costo preventivato e di 10 milioni di euro per i costi annui di gestione, non trova riscontro in obiettivi vantaggi di natura viabilistica ed economica.
La sola a beneficiare del tratto trentino della Valdastico sarebbe la società concessionaria, la quale otterrebbe in tal modo la proroga della concessione e la riscossione di proficui pedaggi.

Di recente il Consiglio di Stato ha accolto l’appello proposto da un’Associazione di Cogollo del Cengio contro la deliberazione del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica (CIPE) che approvava in linea tecnica il progetto preliminare dell’Autostrada A31 valdastico Nord-Piovene Rocchette-Valle dell’Astico (cosiddetto “primo lotto funzionale”), constatando l’illogicità di tale scelta amministrativa.

Il Consiglio di Stato ha anche accolto il ricorso proposto dal Comune di Besenello contro gli Enti che si erano pronunciati favorevolmente alla realizzazione del lotto dell’Autostrada Valdastico Nord destinato a congiungere il tratto che da Piovene Rocchette porta attraverso la valle del fiume Astico al collegamento con l’Autostrada del Brennero, in quanto, “frutto di un’artificiosa frammentazione del progetto dell’opera intera, privo di autonoma progettazione, valutazione e struttura e finalizzato a realizzare un escamotage per arrivare ad una rapida approvazione”.

L’uscita di tale tratta autostradale a Besenello non si farà: i suoi cittadini e i suoi organi amministrativi si sono attivati proficuamente contro tale opera.
Invitiamo pertanto anche il Comune di Rovereto ad assumere in proposito altrettanta fermezza: NO ALLA VALDASTICO!
1 ai sensi dei co.1 e 3, dell’Art.9 “Iniziativa popolare” dello Statuto comunale di Rovereto e dell’art.17 “Petizioni” del Regolamento comunale per l’esercizio dei diritti di informazione e di partecipazione dei cittadini

In compenso la sua realizzazione comporterebbe irreparabili danni ambientali, conseguenti allo scavo di 60 km di gallerie e all’aumento sensibile dell’inquinamento da particolati e polveri sottili, oltre che da quello acustico, derivante dall’ulteriore potenziamento del trasporto su gomma. Un progetto che minaccia l’integrità idrogeologica delle montagne oggetto di perforazione, al punto da compromettere sicuramente i corsi d’acqua delle valli del Leno ma soprattutto la sorgente di Spino che fornisce acqua di ottima qualità ai cinquantamila abitanti di Rovereto e paesi limitrofi.

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