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CIVETTINI – GIOVANAZZI * PROPOSTA ORDINE GIORNO: NUOVO INDIRIZZO DI POLITICA SANITARIA TRENTINA RELATIVO ALLA RIABILITAZIONE

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10.59 - venerdì 15 dicembre 2017

Proposta di ordine del giorno al Disegno di Legge 13 novembre 2017, n. 223 – Legge di stabilità provinciale 2018. Un nuovo indirizzo di politica sanitaria trentina relativo alla riabilitazione.

L’insieme delle iniziative promosse dalla Provincia Autonoma di Trento, a partire dal dicembre 2014 – e tuttora persistenti, sia pure in misura attenuata –, sono parse chiaramente finalizzate a ridurre l’attività riabilitativa rivolta ai cittadini Trentini.

Come giustificazione di tali misure, l’Amministrazione e i funzionari provinciali hanno tirato in ballo, a seconda delle circostanze, il numero eccessivo di posti letto riabilitativi rispetto agli standard nazionali e il conseguente eccessivo numero di ricoveri alcuni dei quali ritenuti non necessari; il risparmio di costi derivante dalla loro riduzione; una ridistribuzione dei ricoveri di riabilitazione intensiva dalle case di cura accreditate arcensi al centro pubblico di Villa Rosa.

C’è però da dire che, nei fatti, l’effetto di tali iniziative e disposizioni si traduce in una grave riduzione della qualità di cura per i pazienti trentini e di riflesso sui ricoveri da fuori provincia vista l’uniforme applicazione prevista dai protocolli operativi.

Si allude, qui, con riferimento alla riabilitazione intensiva motoria, ad una riduzione del 25% dei giorni di degenza e dal 10 al 20% dei ricoveri per l’adozione di nuove tecniche operatorie, conformemente al fast track adottato, si badi, solo in via sperimentale dal Ministero della salute.

Non è andata meglio, anzi, alla riabilitazione intensiva cardiologica con una riduzione addirittura del 40% dei rientri cardiologici ora orientati al day hospital a cui i cittadini, per motivo di disagio (tempo, denaro, trasporti) spesso rinunciano nonostante il ricovero, previsto dai protocolli, sia necessario

Allo stesso modo, la riabilitazione intensiva neurologica, a livello territoriale, risulta praticamente inesistente, benché potrebbe essere facilmente sviluppata con il coinvolgimento delle case di cura accreditate in occasione della riorganizzazione in atto presso la neurologia di Rovereto.

C’è poi da dire che, in troppi casi, i ricoveri vengono indirizzati ai centri riabilitativi in dispregio al diritto di libera scelta dei cittadini.

Uno scenario da una parte grave e, dall’altra, del tutto privo di giustificazioni.  A proposito delle succitate giustificazioni assessoriali sul taglio dei ricoveri, vi sono infatti da precisare almeno tre punto di grave rilievo.

Il primo concerne il fatto che a Corte Costituzionale ha recentemente stabilito che la Provincia di Trento non è tenuta a rispettare gli standard nazionali relativi al posti letto, in quanto il costo della salute è a proprio carico.

Con tale sentenza la Provincia, in pratica, si assume la responsabilità diretta delle scelte di politica sanitaria che decide di adottare (tanto è vero che nel 2017 ha aumentato il numero di posti letto a due delle tre case di cura riabilitative).

Il numero dei posti letto riabilitativi è comunque ininfluente sui costi dato che l’Azienda, come noto, retribuisce le case di cura accreditate in base alle prestazioni effettuate (il costo del posto letto inutilizzato è a totale carico della casa di cura) e non a piè di lista come nel pubblico (fra cui Villa Rosa).

Degno di nota, in secondo luogo, il fatto che il risparmio ottenuto con la riduzione dei ricoveri non si giustifica in termini di valutazione costi/benefici.

Il risparmio, valutabile appena fra lo 0,1 e lo 0,2% dei costi sanitari della Pat, si ripercuote ogni anno, in termini di inaccettabile riduzione della qualità delle prestazioni ed aumento dei disagi, su circa 2.000 cittadini residenti.

Da precisare, inoltre, come il centro riabilitativo di Villa Rosa debba operare esclusivamente nel campo dell’alta specializzazione -come da sempre programmato, del resto – evitando che assorba attività che le case di cura accreditate svolgono altrettanto bene ed a costi assai minori.

Ne consegue la necessità di un articolato intervento di revisione della politica sanitaria provinciale in materia di riabilitazione.

 

*

Tutto ciò premesso il Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale:

 

Ad attivarsi per una rivalutazione complessiva dell’attività riabilitativa basata sulla necessità di mantenerne intatta la qualità e mettendo a disposizione degli utenti un sistema operativo tale da permettere l’osservanza dei protocolli senza i disagi registrati;

A dare disposizioni, con riferimento alla riabilitazione intensiva motoria, finalizzate al ripristino di un massimo di 20 giorni di degenza (come nelle altre Regioni italiane), con verifica continua sulle esistenti recidive dopo trattamento in fast track;

A promuovere, per quanto riguarda la riabilitazione intensiva cardiologica, un confronto tecnico fra medici pubblichi e privati con l’obiettivo di arrivare ad un sistema che consenta di garantire i trattamenti scientificamente più appropriati contestualmente al miglior utilizzo delle risorse con beneficio per la spesa sanitaria applicando, a riguardo, il rientro in degenza con tariffa day hospital;

Ad istituire, sulla riabilitazione intensiva neuro motoria, confronto tecnico fra medici pubblici e privati al fine di determinare l’adeguatezza delle case di cura accreditate che potrebbero essere coinvolte nei processi riabilitativi al fine del miglior utilizzo delle risorse (vedi riorganizzazione dell’ospedale di Rovereto);

A ripristinare il diritto, ora non più effettivo, alla libera scelta del luogo di cura da parte dei cittadini attraverso la definizione innovativa di un budget riabilitativo provinciale complessivo al quale gli istituti pubblici e privati possano attingere in funzione della libera domanda dei pazienti (con l’unico limite del numero massimo dei posti accreditati);

A sollecitare un sistema di controllo rigoroso da parte dell’Azienda sull’appropriatezza dei ricoveri basata sul rispetto dei protocolli in vigore.

 

Cons. Claudio Civettini

Cons. Nerio Giovanazzi

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