Corrispondendo della Question time n. 5802/XV, relativa alla candidatura della città di Rovereto quale sede e simbolo di incontri di pace a livello mondiale, stamane la Giunta provinciale, tramite l’Assessore Ferrari, benché abbia giudicato «interessante» quanto proposto – la gratuità delle visite e la promozione, appunto, della città come sede di incontri mondiali di pace -, ha finito sostanzialmente del dichiarare limitate le proprie competenze, ricordando come buona parte di esse risieda rispettivamente nel Consiglio di reggenza della Fondazione Opera Campana dei Caduti e del Governo nazionale.
Una risposta che, a dispetto dei toni concilianti con cui è stata esposta, nella sostanza appare molto deludente dal momento che, se da un lato è certamente vero che la gestione della Campana è anzitutto di natura privatistica, dall’altro è fuori discussione come la Provincia di Trento già svolga ed abbia svolto – coi propri finanziamenti – un ruolo chiave, ragion per cui ora occorre il coraggio, abbandonando una sorta di “sindrome da nanismo politico”, di pensare in grande e di essere intraprendenti, immaginando quale arricchimento non solo alle scolaresche ma anche agli anziani e ai cittadini tutti di Rovereto darebbe l’accesso gratuito alla Campana.
Anche per quanto concerne la promozione della città come sede di incontri mondiali di pace, a ben vedere, occorre un po’ di orgoglio e intraprendenza politica dal momento che, se è vero che formalmente questo è un passaggio che forse esula dalle competenze formalmente provinciali, è altresì chiaro come una pressione positiva – se c’è la volontà istituzionale – sia possibile esercitarla, sia perché la Campana dei Caduti è un tesoro già accreditato all’Onu, sia perché la stessa città di Rovereto, come peraltro ricordato dall’Assessore stesso, è già stata dichiarata Città della Pace.
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Cons. Claudio Civettini
Lista Civica trentina