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LANCIO D'AGENZIA

CISL-FIM DEL TRENTINO: BASTA ALLE DIFFAMAZIONI DA PARTE DELLA CGIL-FIOM

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18.15 - venerdì 20 ottobre 2017

(Fonte: Cisl-Fim del Trentino) – Dichiarazione Fim Cisl del Trentino; basta alle provocazioni e alle diffamazioni da parte della Fiom. La vicenda del contratto provinciale dell’artigianato ha ormai assunto i contorni surreali di una guerra senza senso e con obiettivi sempre meno chiari da parte della Fiom Cgil del Trentino.

Paolo Cagol (Segreteria Fim Cisl): “non abbiamo intenzione di lasciarci trascinare in una guerra senza senso tra i lavoratori, per questo abbiamo deciso di astenerci dall’alimentare polemiche nelle fabbriche, evitando di controbattere alle continue accuse e nonostante le ripetute provocazioni che arrivano dalla Fiom Cgil.

Stiamo però ormai superando la soglia della decenza. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto insulti personali durante un’assemblea di organizzazione indetta dalla Fiom in un’importante azienda di Rovereto, rigorosamente senza alcun contraddittorio.

Chiaro segnale che le argomentazioni della Fiom sono ormai agli sgoccioli ma questo decadimento dei comportamenti non è più tollerabile e se necessario valuteremo di ricorrere anche alle vie legali per tutelare l’immagine e la credibilità della nostra organizzazione e la reputazione delle persone che vi lavorano.

Episodi come questi sono di estrema gravità, non si erano mai verificati prima d’ora in Trentino e minano in modo molto preoccupante i rapporti tra le nostre organizzazioni.

La Fiom ha già avuto le sue battaglie perse, contro il Ccnl, contro Fiat, contro la sanità integrativa, ma sembra non voler imparare dai propri errori e non riuscire ad immaginarsi al di fuori di un rapporto di contrapposizione a qualcuno. Una visione sterile e antistorica di fare e essere sindacato”.

Altro potenziale terreno di scontro si è creato in Dana per il rinnovo del contratto integrativo negli stabilimenti di Arco e Rovereto, la cui piattaforma verrà sottoposta al voto dei lavoratori nei prossimi giorni e in cui la Fiom ha imposto di inserire una ridicola clausola di boicottaggio delle aziende artigiane che operano nella filiera di Dana.

Nell’interesse dei lavoratori e della trattativa abbiamo deciso di condividere il percorso sottolineando però la nostra totale estraneità alla richiesta con questa nota a verbale:

*

“La Fim Cisl del Trentino valuta le richieste avanzate nell’articolo “filiera e responsabilità sociale” ingiustificate, non pertinenti alle finalità del documento e potenzialmente lesive degli interessi dei lavoratori, della stessa azienda e delle imprese artigiane trentine dell’indotto Dana.

Il fatto stesso che si ponga l’attenzione solo su un particolare Cc applicato dai fornitori e non ai Cc nella loro complessità (Cc artigiani e/o piccole e medie imprese e/o industria sia di area meccanica che di tutti i settori merceologici dell’indotto), dimostra che il punto sottende obiettivi prettamente politici e di parte, facendo irresponsabilmente ricadere gli effetti di tale rivendicazione sui lavoratori di Dana.

Tuttavia, nell’interesse generale dei lavoratori e al solo fine di non compromettere l’efficace di un possibile sviluppo unitario del negoziato, la Fim Cisl del Trentino rinuncia a presentare una piattaforma propria e alternativa, sottoscrivendo il presente testo dichiarando non ritenendosi però vincolata a sostenere rivendicazioni che non rientrino nelle finalità prioritarie di miglioramento delle condizioni salariali, normative, occupazionali e di sicurezza dei lavoratori diretti e indiretti di Dana”.

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