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CIA (AGIRE) * OLIMPIADI MILANO-TRENTINO ALTO ADIGE- CORTINA 2026: « TRA I PRIMI A CREDERCI, ORA SI INVESTA NELLE VALLI »

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12.09 - martedì 25 giugno 2019

Olimpiadi Milano-Trentino Alto Adige-Cortina 2026, Cia (AGIRE): “Tra i primi a crederci. Ora si investa nelle valli”.

Visti i giubili, i cori festanti con bandierine sventolanti e il susseguirsi di comunicati stampa postumi alla decisione del CIO di affidare l’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano, Trentino Alto Adige e Cortina si è perso forse di vista che, solo un anno fa, non solo ottenere un simile risultato sembrava impossibile, ma che buona parte dei giubilanti di oggi era addirittura contrario ad un simile impegno.

Personalmente sono doppiamente contento, sia per il risultato ottenuto, sia perché ho partecipato attivamente al procedimento che ha fatto cambiare idea a queste persone quando nel 2018, assieme ai colleghi Bezzi (primo firmatario), Fugatti, Bottamedi e Kaswalder riuscimmo a far approvare una mozione al Consiglio regionale (con 27 voti favorevoli, 25 contrari e 2 astensioni) volta a valutare e approfondire la proposta di una candidatura per le Olimpiadi invernali 2026 sulle Dolomiti formulata dalla Regione Veneto e dal suo Presidente Luca Zaia.

Ad obiettivo ormai raggiunto, credo sia ora necessario partire subito con gli interventi necessari e che dovranno vedere protagoniste, prima di tutto, le nostre valli. Infatti, se è pur vero che saranno necessari dei collegamenti tra gli aeroporti di Verona e Venezia con Trento per permettere l’avvicinamento di sportivi e turisti, è altrettanto vero che per giungere a Tesero (che ospiterà le gare di sci di fondo e combinata nordica), a Predazzo (dove si trova il Centro di salto G. Dal Ben) e a Baselga di Pinè (con la sua pista di pattinaggio) sarà necessario transitare per la Valle di Cembra e sulla SS612, strada con un indice di mortalità e di gravità degli incidenti superiore persino all’A22.

Questa strada, a tratti molto stretta e poco scorrevole, è attualmente inadeguata al passaggio di molti pullman, come avverrà in periodo di Olimpiadi. Bisogna tenere inoltre presente che il progetto “Cicloavvia”, che in alcuni tratti farà transitare la ciclabile sulla SS612, si mangerà parte della carreggiata disponibile. Per questo motivo sarà più che mai necessario un suo adeguamento, anche alla luce delle frane che l’hanno coinvolta recentemente e che stanno paralizzando una sponda della Valle e il suo turismo.

Oltre a ciò, credo sia doveroso pensare ad un progetto di accoglienza diffusa dei turisti e degli sportivi che impieghi le molte case sfitte nelle valli adiacenti agli impianti sportivi: in questo modo sarebbe possibile sviluppare un nuovo turismo di tipo sostenibile che porti vita e sviluppo nei nostri paesi dove il livello di abbandono supera, in molti casi, il 40%.

Questi sono solo alcuni degli interventi necessari che ritengo possano portare ad un beneficio effettivo per le nostre valli dal progetto Olimpiadi 2026, a differenza di quelle del 2006 dove i benefici maggiori sono stati concentrati esclusivamente sulla la città di Torino. Per questo motivo mi impegnerò anche con specifici atti politici.

 

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Cons. Claudio Cia

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