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BISESTI (LEGA): AMMINISTRATIVE 2018: ” MI IMPEGNO PER RAFFORZARE LA FONDAMENTALE AUTONOMIA E LA CAPACITÀ CREATIVA DELLE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, A TUTTI I LIVELLI “

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18.12 - mercoledì 17 ottobre 2018

Sono questi giorni decisivi per il nostro territorio trentino e della speciale straordinaria autonomia che ci consente di pensare ad un futuro diverso ma che ci dà anche gli strumenti per realizzare qualcosa di profondamente nuovo.

Noi pensiamo innanzitutto ad un Trentino diverso per il cambiamento rispetto a quello che è accaduto in questi anni e in particolare proprio in questo ultimo quinquennio in cui la burocrazia provinciale ha avuto in tutti i settori il sopravvento rispetto alle aspettative dei cittadini.

Anche il mondo della scuola trentina è stato condizionato da un apparato provinciale chiuso nella propria autoreferenzialità e spesso lontano dalle problematiche pedagogiche e gestionali specifiche che ciascuno di voi, nel proprio ruolo ,vive quotidianamente.

Io mi impegno affinchè sia superata questa situazione che di fatto ha tolto alle singole istituzioni scolastiche a tutti i livelli la fondamentale autonomia e la capacità creativa.

Mi impegno a garantire a questa nostra terra un sistema scolastico che sia sempre capace di offrire conoscenze e competenze adeguate, investendo fortemente sul fattore umano e così creare i presupposti per rimanere competitivo a livello internazionale preparando nello stesso tempo professionisti di valore ma anche uomini e cittadini.

Mi impegno a ripensare l’impianto normativo attuale che è solo formalmente partecipativo ed è caratterizzato da un eccesso di controllo burocratico e di regolamentazioni che deprimono la capacità innovativa dei suoi attori. Il nostro sistema scolastico deve compiere un passaggio deciso; oggi la scuola è ancora troppo legata al centralismo provinciale e deve invece dare spazio al protagonismo delle scuole, dei docenti e della famiglie; per valorizzare il nostro sistema scolastico va anche ripensata la sua governance, istituendo la figura del Sovrintendente da individuare in ambito scolastico.

Mi impegno a ridisegnare le modalità per il reclutamento del personale docente per poter selezionare secondo effettivi meriti e capacità e in funzione delle specifiche esigenze della scuola e del territorio. Va potenziata la funzione del dirigente scolastico; penso ad una figura che sia innanzitutto leader educativo con compiti gestionali di coordinamento generale e con una funzione particolarmente indirizzata allo snodo cruciale dell’innovazione e che possa dedicarsi agli aspetti educativi e didattici.

Mi impegno a realizzare servizi per le famiglie come ad esempio asili nido gratuiti, fino alle fasce di reddito medio e priorità di accesso alle mamme che lavorano e che sono residenti nel Comune da più di 5 anni e buoni libri per famiglie in difficoltà per il triennio delle scuole superiori.

Intendo inoltre affrontare le problematiche del disagio giovanile :un’esigenza che risponde ad un bisogno reale. E’ urgente lavorare in questa direzione affrontando il problema a monte puntando ad un approccio educativo dinamico in rapporto stretto con il tessuto sociale. La politica deve essere la sentinella sul territorio, raccogliendo i bisogni e dando le risposte.

C’è un collegamento forte fra la prevenzione all’uso di sostanze e la cultura. Per questo è importante il dialogo in famiglia e nella scuola.

E la scuola deve essere supportata in questa attività.

Va recuperata e valorizzata la risorsa degli organismi di volontariato che hanno dimostrato di saper svolgere una importante funzione sociale di prevenzione e per un reinserimento dei giovani usciti dal tunnel delle dipendenze.

In questi ultimi anni la politica trentina e l’apparato burocratico provinciale hanno spesso fagocitato queste realtà e ne hanno condizionato pesantemente le attività introducendo talvolta eccessivi e inutili vincoli formali .

E non dimentichiamo il tema delle disabilità che deve trovare il nostro sistema scolastico ancor più motivato ed attrezzato. Per rispondere alle legittime aspettative di chi vive pesanti situazioni famigliari con soggetti disabili è necessario potenziare gli organici del personale docente e sviluppare le loro attività di aggiornamento in una visione evoluta in termini metodologici proponendo altresì, nella fase post-scolastica, modalità di inserimento nel mondo del lavoro di questi soggetti.

Per tutto questo abbiamo bisogno di un cambiamento, innanzitutto di metodi, di modalità di rapporto con i cittadini e di una visione futura e partecipata del Trentino!

 

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Mirko Bisesti

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