La Provincia di Bolzano e il Comune di Bolzano, rispettivamente guidati da Svp e Pd, pare abbiano stanziato proprio l’altro ieri un miliardo di euro per le grandi opere di cui necessita Bolzano e delle quali si parla sempre alla vigilia di ogni elezione. Casualmente.
Ma mai è accaduto in precedenza che si prendesse in giro così palesemente la popolazione, utilizzando soldi di una partecipata pubblica che non ci sono e che non è detto che ci saranno: questo è quanto hanno fatto Provincia, Comune capoluogo a società Autobrennero con la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione del piano complessivo per la mobilità di Bolzano e circondario.
Una mossa elettorale ad effetto che potrebbe finire in una bolla di sapone, considerato che il tutto -come lo stesso Kompatscher ammette- è collegato all’affidamento della concessione per la gestione dell’A22 da parte dello Stato alle Province di Trento e Bolzano.
Peccato che della concessione, per ora, non si vede neppure l’ombra e anzi la proposta è ancora al vaglio del Ministro delle infrastrutture Toninelli, che dopo il noto caso del crollo del ponte di Genova legato alla gestione di Autostrade italiane, sta valutando se riportare le concessioni tutte in capo allo Stato e affidarle all’Anas.
Capiamo l’ottimismo propagandistico del Presidente Kompatscher, che spera di chiudere l’accordo massimo entro il mese di novembre, ma vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso ci sembra una mossa poco lungimirante.
L’impressione è che Svp stia buttando fumo negli occhi all’elettorato che, sondaggi alla mano, rischia di perdere ulteriori seggi in consiglio provinciale.
E non bastano passeggiate “piacione” nei quartieri italiani per cambiare la percezione della quotidianita.
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Michaela Biancofiore
parlamentare FI e Coordinatore regionale del Trentino Alto Adige