Nel corso del mio intervento, nella discussione sulla manovra finanziaria 2018, non c’è stato nessun attacco personale nei confronti del consigliere Degasperi.
Il mio intervento in Consiglio provinciale, a seguito dell’emendamento presentato dal consigliere dei 5stelle e che ha bloccato per ore i lavori dell’Aula, era rivolto al Movimento 5Stelle: dov’era finito infatti il principio per cui “uno vale uno”, sempre usato come slogan dal movimento? Quel principio per cui tutti sono uguali, senza distinzioni?
Il mio intervento voleva evidenziare la discriminante norma con cui un rappresentante del Movimento 5Stelle, che fonda la propria ideologia sull’uguaglianza, ha trattato gli insegnanti della formazione professionale degli istituti pubblici, in maniera discriminatoria rispetto a quelli degli istituti privati.
Sono fortemente convinto come in qualsiasi istituto, sia pubblico che privato, la preparazione e la professionalità degli insegnati sia individuale e che proprio per questo sia sbagliato differenziare le due categorie.
Tengo quindi a precisare come i miei interventi siano di merito e, come affermato in Aula, volti ad eliminare la creazione di “recinti” discriminatori tra insegnanti “buoni e cattivi”.