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ASAT * ELEZIONI 2018: L’INCONTRO CON I CANDIDATI AL SENATO E ALLA CAMERA DEL CENTRODESTRA E DEL M5S

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14.14 - giovedì 1 marzo 2018

Secondo appuntamento, ieri pomeriggio, all’Asat (Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento) con i candidati trentini alla Camera e al Senato per il collegio del Trentino Alto Adige.

 

 

Dopo avere ospitato i rappresentanti della coalizione del centrosinistra, questa volta è stato il turno, in due momenti, dei candidati del centrodestra, rappresentati da Elena Testor (Forza Italia), Maurizio Fugatti, Martina Loss e Giulia Zanotelli (Lega) e del Movimento 5 Stelle, rappresentati da Riccardo Fraccaro e Cristiano Zanella.

Ad accogliere gli ospiti, nella sede dell’Asat di Palazzo Stella, sono stati il presidente Gianni Battaiola, i membri di Giunta, Celestino Lasagna ed Ezio Alimonta, il direttore e il vicedirettore dell’associazione, rispettivamente, Roberto Pallanch e Davide Cardella.

Durante l’incontro sono stati discussi diversi temi, partendo, in linea con le proposte di Federalberghi, dalle richieste degli albergatori trentini rivolte al mondo politico.

L’obiettivo dell’iniziativa, ha spiegato il presidente Gianni Battaiola, è di creare in occasione della nuova legislatura un rapporto continuo e strutturato con i parlamentari trentini, al di là di singoli provvedimenti o necessità, per fare conoscere le esigenze di un comparto strategico, il cui sviluppo, può rappresentare un volano per tutto il sistema socio-economico del territorio. E da questo punto di vista, così come si è fatto per l’industria, anche per i settori alberghiero e turistico sarebbe auspicabile un piano d’inziative “Turismo 4.0”.

Da parte dei candidati della coalizione di centrodestra massima condivisione per quest’approccio strutturato con gli albergatori trentini che possono svolgere un’efficace funzione di stimolo durante lo studio di un provvedimento riguardante il loro comparto prima che lo stesso sia licenziato dalle rispettive commissioni per approdare in Parlamento.

Così come è stata espressa condivisione sulla necessità d’intervenire su alcuni nodi chiave che strozzano l’attività alberghiera, rendendola meno competitiva rispetto a quella di altre aree alpine, come l’Austria e la Svizzera.

A cominciare – ha evidenziato Elena Testor – dall’alta pressione fiscale; da un piano infrastrutturale e di trasporto pubblico che permetta di raggiungere, efficacemente, dai vari scali aeroportuali e ferroviari le località di montagna; dall’aumento da 3 a 8 mila euro di utilizzo del contante da parte dei turisti, un’esigenza questa che si avverte soprattutto per quelli stranieri; da un piano che si occupi del ricambio generazionale, a uno che promuova in modo coordinato l’immagine del marchio Italia da promuovere all’estero.

Ma per i rappresentanti del centrodestra occorrerebbe istituire anche un Ministero della montagna, perché – ha rilevato Maurizio Fugatti – sono le peculiarità del territorio che lo richiedono, dove occorre garantire l’erogazione dei servizi decentrati che ne permettano la vivibilità, da quelli del trasporto, a quelli sanitari.

Inoltre all’azienda alberghiera, per il candidato della Lega, bisogna fornire strumenti gestionali flessibili, come possono essere per esempio i vaucher, e ridurre la pressione fiscale, perché se l’albergatore riesce a gestire la sua azienda creando reddito, promuove nuovi investimenti e opportunità di lavoro a beneficio di tutto il sistema con cui interagisce.

Da questo punto di vista – ha aggiunto Martina Loss – il turismo rappresenta una rete che tocca tutti i pezzi del nostro territorio, perché è collegato alle infrastrutture e alla mobilità, all’agricoltura e alla buona gestione dello stesso territorio, dove bisogna fare in modo che rimangano tutte le attività e i servizi necessari per farlo vivere.

In questa visione – ha aggiunto Giulia Zanotelli – diventa necessario prestare molta attenzione anche ai giovani per incentivarli a rimanere in Trentino, offrendo opportunità di formazione all’avanguardia e di acquisizione di alte qualifiche, per evitare, così come avviene oggi che vadano a studiare in scuole alberghiere dell’Alto Adige o all’estero, dove la qualità della formazione viene ritenuta migliore, riducendo peraltro le occasioni di stage e specializzazioni nelle nostre strutture.

Massima disponibilità alla collaborazione con gli albergatori è stata espressa anche dai candidati del M5S che hanno acccolto le varie istanze illustrate dall’Asat, a cominciare dalla tutela dell’Autonomia del Trentino, per la quale occorre però un cambio di prospettiva, perché essendo considerata in altre aree d’Italia un privilegio, deve diventare – ha osservato Riccardo Fraccaro – un modello di gestione del territorio da potere estendere ad altre regioni, come il Veneto, la Lombardia, la Liguria.

Per Fraccaro, inoltre, occorre dividere i Ministeri della cultura e del turismo, perché pur complementari, sono ambiti diversi che richiedono strategie e interventi differenti, soprattutto in montagna, con un piano di mobilità che tenga conto delle caratteristiche del territorio: in questo senso il trasporto pubblico, preso in sé, in montagna può essere anche in deficit, perché occorre considerare l’indotto che riesce a generare.

Sempre in tema di mobilità bisogna aumentare la rete di ciclabili e, in linea generale, pensare a uno sviluppo ecosostenibile, così come indicato dagli stessi albergatori.

Il cui esercizio dell’impresa – ha continuato Fraccaro – richiede una riduzione della burocrazia e della pressione fiscale, con il dimezzamento dell’Irap, mentre per l’Imis (Imu a livello nazionale) si dovrebbe pagare in base alle presenze, allo stesso modo dei rifiuti, in considerazione di quelli prodotti.

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